Un prodotto di instant lending pensato su misura per le PMI e le Partite IVA, basato su una partnership che parte dalle grandi potenzialità offerte dall’Open Banking. Un aspetto, quest’ultimo, sottolineato da Angelo Padovani, Country Manager di Experian, principale società di global information service al mondo, e Roberto Nicastro, presidente di AideXa, la nuova banca digitale che dal 3 giugno 2021 ha ottenuto l’autorizzazione per la licenza bancaria diventando Banca AideXa. PMI.it li ha intervistati per fare il punto su questa nuova opportunità e spiegarcene in dettaglio i punti di forza:
L’aumento dei player e l’incremento del livello tecnologico garantiscono di poter giocare contestualmente su due binari paralleli: quello dei costi e quello dei tempi.
Il prodotto per l’accesso al credito, grazie all’analisi dei dati avanzata per mezzo di intelligenza artificiale, consente di «valutare il merito creditizio in tempo (quasi) reale e mettere a disposizione dell’utente, in caso di via libera al finanziamento, la cifra necessaria entro 48 ore. Il motivo è presto detto: invece che guardare i bilanci, che soprattutto in un momento disruptive come quello che stiamo vivendo possono fornire una visione parziale o non aggiornata dell’azienda, osserviamo i flussi di cassa, in modo da avere una fotografia più organica e precisa dello stato di salute delle singole imprese. Evitiamo così anche le semplificazioni che riguardano la “clusterizzazione” delle aziende nei segmenti verticali».
AideXa mette a disposizione «il know-how del mondo bancario, la conoscenza profonda delle esigenze delle PMI e la capacità di realizzare una soluzione – il prestito a breve termine – che è studiato appositamente per il momento storico che stiamo vivendo, in cui le imprese hanno bisogno di capitale “fresco” e a breve termine per far fronte alle esigenze più immediate». Experian ha messo a punto la «soluzione chiavi in mano che, sulla base del consenso esplicito del cliente, aiuta le decisioni creditizie in tempo reale di AideXa, e semplifica drasticamente l’user experience dell’utente».
Innanzitutto, si tratta di un prodotto che sfrutta le potenzialità di nuove norme, come la PSD2, che stimolano i servizi fintech rendendo disponibili i dati. La PSD2, sottolinea Padovani, «rende possibile, per esempio, produrre uno storico transazionale (anche di 12 mesi e oltre) aggregando tutti i conti correnti e fornire informazioni puntuali e precise che vengono strutturate e classificate con un preciso motore di categorizzazione basato sul “machine learning”, in grado di garantire l’equità della valutazione». E’ quindi possibile un’analisi dei flussi del conto corrente che, rispetto alla tradizionale verifica del bilancio, «permette di comprendere in modo più tempestivo quanto un’impresa sia in salute. L’accesso ai dati transazionali permette di ridurre notevolmente i tempi di attesa e semplificare il processo d’istruttoria che spesso richiede all’imprenditore molto tempo per il reperimento della documentazione necessaria ad avviare la pratica, un vantaggio non indifferente per le PMI e le partite IVA. Con pochi click e in modo trasparente e istantaneo, il cliente può evitare di allegare una vasta quantità di documenti per certificare il proprio cashflow operativo, finanziario e d’investimento e produrre KPI utili per permettere all’istituto finanziario di effettuare una valutazione immediata che spesso si traduce in una proposta di finanziamento nell’arco di poche ore».
Dunque, un metodo di valutazione per l’accesso al credito che velocizza i tempi e considera parametri più adatti a realtà di piccole e medie dimensioni. «Le PMI – spiega Nicastro – conoscono in modo ancora abbastanza approssimativo le opportunità offerte dall’open banking per il business. Finora, infatti, se n’è parlato molto di più in relazione alla clientela retail, ma è per le imprese che sono stati studiati i servizi più rivoluzionari. Ad esempio: la possibilità di sviluppare servizi accessori come quelli di tesoreria, di reportistica. È possibile analizzare i fabbisogni di cassa, le modalità di spesa, fare previsioni sulle esigenze dei mesi a venire in base allo storico».
Insomma, le possibilità che si aprono per le piccole aziende sono molteplici, ma è fondamentale fare su questo un’operazione culturale. «Al momento – prosegue il presidente di Aidexa – si immagina il Fintech come qualcosa di complesso. Invece è proprio grazie alla tecnologia che si possono avere servizi a valore aggiunto (i VAS) senza alcun aggravio per l’azienda. E, oltretutto, con la garanzia di operare nella massima sicurezza. Nel momento in cui si concedono le “chiavi d’accesso” al proprio conto corrente, infatti, tutto viene svolto nella più completa trasparenza», i dati circolano sui gateway regolati rigidamente da EBA e Banca d’Italia.
«Le PMI – insiste Padovani – hanno tutto da guadagnare da una più estesa implementazione di servizi basati sull’Open Banking, in tema di tempestività e di trasparenza, valori sempre più importanti nello scenario economico attuale. Il nostro obiettivo è di mettere questo strumento al servizio di chi storicamente rappresenta l’anima economica del nostro Paese. L’analisi di questi dati porta benefici importanti anche agli imprenditori, perché, ad esempio, permette agli istituti finanziari di proporre il prodotto più adeguato e stimare automaticamente il miglior giorno in cui richiedere il pagamento della rata. Poter accedere direttamente ai dati di conto corrente consente una semplicità e tempestività delle operazioni con la garanzia di una totale trasparenza».
In sintesi, le PMI possono avere un accesso al credito più semplice e rapido, «per investire in innovazione e per superare questo delicato momento ancora fortemente condizionato dal Covid-19». E la collaborazione fra Experian e AideXa può, a sua volta, puntare a un respiro più ampio. «Experian ha appena compiuto un quarto di secolo, AideXa è ancora una start-up (anche se ha ricevuto il più grande round di finanziamento in seed in Italia) e ha da sempre chiara una mission precisa: unire il know-how che ha acquisito grazie alle precedenti esperienze del managing team a una forte impronta tecnologica. Aziende come Experian possono sicuramente rappresentare partner d’elezione per puntare a soluzioni ancora più efficaci (ed efficienti) per la nostra clientela business».