Il Decreto Sostegni bis si fa attendere. A quanti si chiedono quando arriva il nuovo provvedimento economico anti-Covid con le nuove misure di sostegno e ristoro diretto, non è possibile dare una data certa se non una collocazione temporale prevista tra fine aprile e i primi di maggio.
I nuovi ristori del Decreto Imprese – come in molto chiamano il futuro Sostegni bis – prevede nuovi e più ingenti contributi a fondo perduto, il parziale taglio di costi fissi e tasse locali per le attività produttive e commerciali, possibili nuove indennità Covid e Bonus INPS per i lavoratori in difficoltà. Forme di sostegno e indennizzi diretti che dovrebbero accompagnare gli italiani (Partite IVA e imprese, autonomi e professionisti, famiglie, disoccupati, precari) da qui a fine luglio, ossia fino all’attuale scadenza ultima fissata per lo stato di emergenza.
=> Ristori in due tranche nel Decreto Sostegni bis
Per un Decreto Sostegni ter tutto dipenderà dall’andamento della pandemia e dall’attuazione delle riforme di medio termine fissate dal Governo, a partire da quella degli Ammortizzatori Sociali. Si tratta infatti di valutare una nuova modalità di accesso alla cassa integrazione più diretta e flessibile, e più universale, che permetta ad esempio di non dover ricorrere per un tempo indefinito a strumenti come il blocco dei licenziamenti.
=> Divieto licenziamenti fino a giugno, con la GICD fino a ottobre
In questo caso al momento è previsto un doppio binario a giugno e ottobre, con la forte richiesta (e la buona probabilità) che si possa prorogare il divieto ad ottobre / dicembre (prima data per i datori di lavoro che sono coperti in via ordinaria da strumenti di integrazione salariale seconda data per quelli che ne sono sprovvisti). Molte richieste in questo senso si trovano negli emendamenti al primo Decreto Sostegni ma potrebbero confluire direttamente nel Decreto Sostegni bis.
I prossimi giorni saranno decisivi per conoscere le risposte, non appena il Governo avrà chiuso il primo round con il Recovery Plan inviando a Bruxelles il testo definitivo del PNRR, approvato il 24 aprile e trasmesso in Parlamento, per le ultime limature presso Camera e Senato prima di sottoporlo il 30 aprile alla Commissione Europea (che però ha informalmente già approvato il Recovery Plan italiano grazie alle ultimissime modifiche apportate dal Governo Draghi al testo del PNRR nella giornata di venerdì 24 aprile.
Nel frattempo sono in corso di erogazione i contributi a fondo perduto del primo Decreto Sostegni alle Partite IVA. Al 24 aprile risultavano superati i 4 miliardi di euro versati dalle Entrate, pari ad 1,4 milioni di bonifici eseguiti a favore di imprese, professionisti e autonomi colpiti dalle conseguenze economiche della pandemia da Covid-19. Nella sola giornata di venerdì sono stati messi in pagamento 372mila richieste di ristoro. In base al monitoraggio del Ministero su dati Agenzia delle Entrate, le somme complessivamente erogate risultano (sempre con dati aggiornati a venerdì 24 aprile) a 4.067.905.221 euro, di cui 3.945.709.195 con accredito diretto sul conto corrente e 122.196.026 sotto forma di credito d’imposta da usare in compensazione (sono già disponibili i relativi codici tributo). Ricordiamo che la domanda di contributo a fondo perduto deve essere inoltrata entro e non oltre il 28 maggio 2021.