Resto al Sud è il programma di incentivi gestito da Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in una rosa di regioni italiane del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
L’incentivo può essere richiesto anche dagli imprenditori fino a 55 anni d’età, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021 che ha innalzato il precedente limite di 45 anni. L’obiettivo è quello di sostenere anche gli over 50, una delle categorie che sta subendo le maggiori conseguente dal punto di vista del mercato del lavoro post-Covid.
Programmi e spese finanziabili
Per quanto riguarda gli scenari di intervento, sono previste le iniziative di workers byout (ex dipendenti che si associano per creare una nuova impresa rigenerando la loro azienda entrata in crisi), i progetti avviati da donne, le nuove attività intraprese da ex dirigenti in esubero, le iniziative volte a investire sullo scambio intergenerazionale. Sono escluse le attività agricole e il commercio. Sono finanziabili attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa),
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi,
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione,
- spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Contributi e finanziamenti
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili (50% contributo a fondo perduto e 50% finanziamento bancario), con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le imprese individuali, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro. A supporto, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi:
- 15.000 euro per ditte individuali e attività professionali svolte in forma individuale,
- fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. I progetti vengono valutati in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione, senza scadenze o graduatorie ad hoc. Non ci sono bandi: le richieste vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Dalla sua attivazione, nel 2018, il totale delle iniziative ammesse ai finanziamenti conta oggi circa 10.000 progetti. Gli investimenti attivati sono complessivamente pari a 690 milioni di euro, a fronte di 400 milioni di finanziamenti già erogati, per una ricaduta occupazionale che sfiora i 37.000 nuovi posti di lavoro.