Nel decreto legge di Natale approvato in Consiglio dei Ministri il 18 dicembre, con ulteriori disposizioni per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Coronavirus, trovano posto anche alcuni ristori dell’ultima ora, motivati dalle ulteriori chiusure disposte per le festività di fine anno volte a ridurre assembramenti e scongiurare una terza ondata di contagi Covid-19.
Il decreto, infatti, prevede lo stanziamento di 645 milioni di euro da destinare alle attività dei servizi di ristorazione con Codice Ateco 56, ossia quelle di somministrazione di alimenti e bevande che subiranno un calo del fatturato a causa delle misure previste nei prossimi giorni.
L’importo del contributo a fondo perduto sarà pari a quello già stanziato dal Decreto Rilancio (in pratica, non saranno “aumentati” come quelli del Decreto Agosto, ma resteranno quelli originari).
Restano escluse tutte le altre attività economiche pur interessate a restrizioni e limitazioni dal medesimo provvedimento.
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Codici Ateco con ristori immediati
I codici Ateco interessati sono indicati nell’Allegato 1 del DL 172/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.313 del 18 dicembre ed entrato in vigore il giorno successivo.
- 561011 – Ristorazione con somministrazione
- 561012 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
- 561020 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
- 561030 – Gelaterie e pasticcerie
- 561041 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti
- 561042 – Ristorazione ambulante
- 561050 – Ristorazione su treni e navi
- 562100 – Catering per eventi, banqueting
- 562910 – Mense
- 562920 – Catering continuativo su base contrattuale
- 563000 – Bar e altri esercizi simili senza cucina