Viene tolto il paletto dei 200mila euro di finanziamento per avere il contributo statale previsto dalla Nuova Sabatini in un’unica soluzione: lo prevede una norma della Legge di Stabilità 2021, che potenzia uno degli strumenti per gli investimenti più utilizzati dalle imprese negli ultimi anni.
La Nuova Sabatini prevede un finanziamento agevolato per l’acquisto di macchinari nuovi delle PMI, con un contributo pubblico che sostanzialmente copre gli interessi sui prestiti (calcolati convenzionalmente in base a diverse aliquote, a seconda della tipologia dell’investimento effettuato). La norma attualmente in vigore prevede che venga versato in sei quote, con l’eccezione dei prestiti fino a 200mila euro, che ricevono subito l’intera somma. La Manovra 2021, sostanzialmente, estende questa opzione a tutte le imprese che chiedono il finanziamento Nuova Sabatini.
La Legge di Stabilità 2021 va a modificare il dl 69/2013, articolo 2, comma 4, eliminando la parte che contiene il paletto dei 200mila euro di prestito, e prevedendo che il contributo statale venga sempre «erogato in un’unica soluzione». La regola, essendo inserita in manovra, si applica dal prossimo primo gennaio.
Il contributo statale, lo ricordiamo, è pari agli interessi sul prestito calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per quelli in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (industria 4.0).
I finanziamenti Nuova Sabatini vanno dai 20mila euro ai 4 milioni, durano al massimo cinque anni, vanno interamente a coprire l’investimento. La domanda di finanziamento si presenta alla banca (scelta fra quelle che aderiscono a specifica convenzione), mentre per il contributo statale si utilizza la piattaforma del ministero, certificando l’avvenuta ultimazione dell’investimento. quest’ultimo è un punto importante: anche con la modifica normativa della manovra, il contributo viene erogato a investimento ultimato, ma non più in sei quote annuali, bensì in un’unica soluzione.
Il potenziamento dell’agevolazione si inserisce in un percorso che il Legislatore ha già intrapreso a più riprese, prima prevedendo il contributo in un’unica soluzione per i finanziamento fino a 100mila euro con il Decreto Crescita dello scorso anno e poi raddoppiandolo a 200mila euro con il successivo decreto Semplificazioni.
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«Considerando le domande trasmesse negli anni 2019/2020 – si legge nella bozza della relazione illustrativa della Legge di Bilancio -, le operazioni con finanziamenti di importo non superiore a euro 200mila rappresentano oltre il 73% rispetto al totale delle operazioni Nuova Sabatini», e «il contributo corrispondente a tali finanziamenti, ad oggi, rappresenta circa il 36% del totale». La novità semplifica la norma eliminando il doppio binario (erogazione unica ed erogazione in sei quote).