Aiuti di Stato: estensione UE di sei mesi

di Anna Fabi

Pubblicato 14 Ottobre 2020
Aggiornato 11 Marzo 2022 09:26

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La UE proroga e potenzia la flessibilità sugli aiuti di Stato e le misure sulla ricapitalizzazione imprese, per sostenere l'economia nell'emergenza Covid.

La Commissione UE ha prorogato il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato dello scorso mese di marzo 2020, pensato per sostenere l’economia nell’emergenza Coronavirus. La misura è prorogata per sei mesi fino al 30 giugno 2021, mentre la parte finalizzata a consentire misure di ricapitalizzazione sarà applicabile fino al 30 settembre 2021 (rispetto all’originario 30 giugno 2021).

L’obiettivo è chiaro e viene esplicitato dalla vicepresidente esecutiva UE, Margrethe Vestage: «rispondere alle esigenze costanti delle imprese», consentendo agli Stati Membri di sostenere le aziende «che subiscono notevoli perdite di fatturato contribuendo in parte ai costi fissi non coperti», e «di uscire dalle imprese ricapitalizzate mantenendo nel contempo la loro precedente partecipazione».

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Aiuti di Stato

Molto in sintesi, il quadro temporaneo introduce meccanismi di flessibilità in materia di aiuti di Stato per consentire di affrontare la crisi Covid, nel corso dell’anno sono stati via via aggiornati alcuni punti specifici per aumentare le possibilità di sostegno pubblico a ricerca, sperimentazione e produzione di prodotti utili a combattere la pandemia, salvaguardare posti di lavoro e sostenere ulteriormente l’economia, consentire misure di ricapitalizzazione e debito subordinato, potenziare il sostegno alle microimprese, alle piccole imprese e alle startup, incentivare gli investimenti privati.

Bruxelles entro il prossimo giugno vaglierà la necessità di prorogare o adattare ulteriormente il quadro temporaneo, in considerazione dell’andamento della crisi Covid.

Non c’è solo la proroga: viene anche introdotta un nuova misura che consente di sostenere le imprese che subiscono un calo del fatturato pari ad almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa del Coronavirus, con un tetto di 3 milioni di euro per impresa. Obiettivo: prevenire il deterioramento del capitale delle imprese, consentendo loro di proseguire l’attività commerciale e fornire una solida base per la ripresa.

Ricapitalizzazioni

Una nuova norma consente agli Stati di uscire dalla ricapitalizzazione delle imprese di cui era già azionista mediante una valutazione indipendente, ripristinando la precedente quota e mantenendo le misure di salvaguardia per preservare un’effettiva concorrenza nel mercato unico.

Infine, è prorogata fino al 30 giugno 2021 l’esclusione temporanea di tutti i paesi dall’elenco dei paesi “con rischi assicurabili sul mercato”.

«Il quadro temporaneo ha contribuito agli sforzi prodigati dagli Stati membri per far fronte agli effetti della crisi» sottolinea Vestage, che è anche responsabile per la Concorrenza, annunciando le misure di proroga e di potenziamento decise dalla Commissione, «tutelando nel contempo il mercato unico dell’UE». Bruxelles getta le basi per interventi futuri, che segneranno il passaggio dalla gestione della crisi alla ripresa economica, sulla base delle seguenti linee guida:

  • collaborazione con gli Stati membri per garantire che i progetti di investimento sostenuti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza siano compatibili con le norme in materia di aiuti di Stato;
  • orientamento sui progetti faro di investimento, anche fornendo modelli;
  • revisione delle norme principali in materia di aiuti di Stato entro la fine del 2021 per tenere conto della transizione verde e della transizione digitale;
  • valutazione dei settori per i quali le norme sugli aiuti di Stato potrebbero essere ulteriormente razionalizzate per conseguire gli obiettivi di ripresa.