L’impatto dell’epidemia di Covid-19 e della crisi economica conseguente alle azioni messe in campo per contrastarla a livello italiano ed europeo sulle aziende è stato particolarmente grave.
Secondo il rapporto sull’economia globale pubblicato dal Fondo monetario Internazionale (FMI), nel 2020 sarà bruciato il 3% del PIL globale.
Impatto in Europa
Se è vero che la crisi colpirà tutti, l’Occidente pagherà un prezzo più alto degli altri. L’Eurozona perderà il 7,5%. L’Italia presenterà il risultato peggiore della media UE con un -9,1% ma gli altri stati non saranno da meno la Germania perderà il 7%, la Francia il 7,2%, la Spagna 8%, mentre, fuori dalla UE gli Usa lasceranno sul terreno il 5,9% del PIL.
Uno studio effettuato da BDO su top manager italiani ed europei traccia un quadro dei timori e delle priorità per affrontare la crisi sulla base delle conoscenze e delle ipotesi di ripresa attuali. Secondo il documento, per il 38% delle aziende europee l’impatto della pandemia ha portato un calo del fatturato e difficoltà finanziarie fronteggiato con un taglio dei costi.
Impatto in Italia
In Italia, il 39% delle imprese ha effettuato una riduzione dei salari o è ricorsa ad altri strumenti per integrare gli stipendi, altrettante hanno dovuto rinegoziare i contratti con i fornitori, il 35% ha sospeso le attività. Circa l’85% ha fatto ricorso allo smart working, molte aziende intendono continuare ad utilizzarlo anche successivamente.
Tra le varie iniziative che si prevede di mettere in atto per uscire dalla crisi Il 33% dei manager italiani ritiene, tuttavia, che sarà necessario rivedere il proprio modello di business nei prossimi mesi. Tra le soluzioni ipotizzate come supporto per uscire dalla crisi ci sono: l’adozione di nuove tecnologie e soluzioni digitali, la valorizzazione dei talenti, il lancio di nuovi prodotti e servizi, una revisione dell’organizzazione, tra gli strumenti ipotizzati ma che a lungo termine possono portare più danni che benefici c’è una ulteriore riduzione dei costi.
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Da quel che emerge sembra che questo sia dunque il momento di investire, come afferma il Prof. Bernardo Bertoldi, docente di Strategic Management al Dipartimento di Management dell’Università di Torino.
Le aziende dovranno evolvere, dovranno adattarsi ad un contesto competitivo che sarà completamente mutato e la cosa affascinante dal punto di vista della ‘distruzione creatrice’ è che questo cambiamento deve iniziare adesso, anzi è già iniziato.
Evolversi significa innovare. L’innovazione dovrà riguardare la finanza, l’organizzazione aziendale e gli aspetti commerciali.
In un articolo apparso di recente su Harvard Business, dal titolo “The Coronavirus Crisis Doesn’t Have to Lead to Layoffs”, il compito dei manager appare oggi quello di salvaguardare il presente e pianificare un “nuovo” futuro. Occorre rivedere le proprie strategie, occorre investire nella Pianificazione Strategica cercando di gestire il presente e proiettarsi verso il futuro. In molti casi sarà necessario riprogettare il proprio modello imprenditoriale, mentre in altri si dovrà ripartire dalla innovazione di prodotto e di processo, soprattutto di processo perchè aumenta l’efficienza di un processo produttivo, migliora le prassi aziendali e permette di ottenere migliori performance anche mediante l’implementazione di sistemi di pianificazione e controllo, anche a distanza, dei processi.
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La finanza agevolata anche in questo caso viene in supporto alle aziende che intraprendono la via della innovazione: riportiamo in calce un riepilogo di strumenti messi a disposizione delle aziende divisi per regione.
Piemonte
- R. 34/04. Finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi.
- Città Metropolitana di Torino. Bando INNOMETRO. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato per l’innovazione nelle microimprese del territorio metropolitano torinese.
Puglia
- POR FSE 2014/2020. Misura 8.6b. Contributo a fondo perduto fino al 100% per l’attivazione di un piano di innovazione Family friendly nelle PMI.
- Bando INNOAID. Contributo a fondo perduto fino al 45% per l’acquisto di servizi di consulenza in materia di innovazione.
Sicilia
- GAL Tirreno Eolie. PSR 2014/2020. Misura 6.4c. Contributo a fondo perduto a sostegno degli investimenti per la creazione o sviluppo di imprese extra agricole nei settori del commercio, artigianale, turistico, dei servizi e dell’innovazione tecnologica
- GAL Terre del Nisseno. PSR 2014/2020. Misura 6.4.C. Contributo a fondo perduto per la creazione o sviluppo di imprese extra-agricole nei settori commercio-artigianale-turistico-servizi-innovazione tecnologica.
Sardegna
- POR FESR 2014/2020. Misura 1.3.2. Bando Microincentivi per l’innovazione. Contributo a fondo perduto fino al 100% per lo sviluppo di prodotti o processi innovativi.
Veneto
- FONDO DI ROTAZIONE PER LE PMI
Lombardia
- Contributo a fondo perduto per l’innovazione nella moda e nel design
- POR FESR 2014/2020. Azione 1.2. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato per sostenere l’innovazione.
Marche
- POR FESR 2014/2020. Azione 1.3. Contributo a fondo perduto fino al 60% a sostegno di processi di innovazione aziendale e utilizzo di nuove tecnologie.
Toscana
- POR FESR 2014/2020. Azione 1.1.2. BANDO A. Contributo a fondo perduto sotto forma di voucher per sostenere l’acquisizione di servizi per l’innovazione.
Friuli Venezia Giulia
- POR FESR 2014/2020. Misura 1.2.a.1. Finanziamento a fondo perduto fino al 60% per progetti di innovazione del processo e dell’organizzazione.
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di Cristiano Montesi, CEO di IDEA Services