Per ora si conoscono due elementi fondamentali, il core business (il credito alle PMI) e i primi dettagli sulla raccolta di capitale, mentre ne manca uno non certo di secondaria importanza: il nome. Per ora è c’è il nickname: “Progetto Banca Idea (PBI)”.
Come ammette Federico Sforza, amministratore delegato della nascitura “nuova banca” per le PMI, «è un elemento particolarmente strategico in termini di comunicazione». Con un po’ di malizia, si potrebbe aggiungere che, in effetti, non averlo ancora scelto possa far parte di una innovativa strategia di comunicazione.
In ogni caso, la certezza è che sta nascendo una banca innovativa tutta dedicata alle PMI. Non è la prima realtà con queste caratteristiche che viene lanciata sul mercato italiano, diciamolo. Anzi proprio le piccole e medie imprese sono un target fondamentale per molte fintech del credito (come illimity, N26, Qonto).
E con ogni probabilità si tratta di un segmento che non ha ancora esaurito i suo potenziale, a giudicare dalla prima reazione del mercato: la “nuova banca” ha appena concluso un round di finanziamento raccogliendo 45 milioni di capitale (il più grande mai realizzato per una start-up fintech italiana). E ha portato a termine l’acquisizione di un intermediario già autorizzato, Fide spa.
«Nonostante il periodo difficile, siamo riusciti a completare questo significativo round di finanziamento e a completare l’acquisizione della piattaforma Fide – dichiara Sforza. Questo dovrebbe permetterci di essere operativi già in autunno con soluzioni innovative di credito alle piccole e piccolissime imprese, caratterizzate da semplicità, velocità e affidabilità».
«Siamo molto orgogliosi della squadra di investitori e manager che abbiamo riunito e che garantiscono al progetto da un lato serietà e solidità finanziaria e dall’altro il giusto mix di competenze e sinergie per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: diventare la prima banca digitale del Paese totalmente dedicata alle piccole imprese; un comparto essenziale dell’economia italiana, in questo periodo è particolarmente provato dalla crisi economica, e che sta peraltro accelerando la propria vocazione digitale».
Il team
L’amministratore delegato, Federico Sforza, scuola McKinsey, ha oltre 20 anni di esperienza nel mondo bancario e fintech, con incarichi nei grandi gruppi italiani (Unicredit), e in realtà innovative (Nexi, ING). E’ promotore iniziale dell’iniziativa insieme a Roberto Nicastro (presidente). In seguito si sono aggiunti altri otto professionisti: Elena Adorno (ex Societè Generale), Giovanni Beninati (ex American Express), Emanuele Buttà (ex Unicredit), Andrea Correale (ex Oliver Wyman), Stefano Gallotti (ex Avaloq), Alessio Marras (ex Deloitte), Federico Provinciali (ex Barclays), Giuseppe Rumi (partner Bonelli Erede). Tranne quest’ultimo, tutti avranno cariche operative nella società.