Gli articoli 244 e 245 del dl 34/2020 (decreto Rilancio) hanno introdotto nuove agevolazioni per le imprese del Sud e contributi a fondo perduto.
Bonus R&S nel Mezzogiorno
La prima riguarda il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, tra l’altro estese anche a quelle in materia di coronavirus: il Dl Rilancio ha ampliato la percentuale di fruibilità del bonus introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 per le aziende operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
- dal 12% al 25 % per grandi imprese con almeno 250 occupati e fatturato annuo di 50 milioni di euro o totale di bilancio di 43 milioni
- dal 12% al 35% per medie imprese con almeno 50 occupati e fatturato annuo di 10 milioni di euro.
- dal 12% al 45% per piccole imprese con meno di 50 occupati e fatturato annuo o totale di bilancio annuo fino a 10 milioni.
La maggiorazione del credito di imposta (Bonus Mezzogiorno) deve rispettare i limiti previsti dal regolamento UE n 651/2014. Costi ammissibili: personale; strumentazioni e attrezzature; immobili e terreni; ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti (acquisiti o licenza); servizi di consulenza ed equivalenti; spese generali supplementari e altri costi di esercizio (materiali e forniture).
Resto al Sud
I beneficiari del programma Resto al sud possono beneficiare di contributi a fondo perduto per pagare gli stipendi ed evitare così eventuali licenziamenti dovuti alla crisi post-Covid.
- 15.000 euro per autonomi e liberi professionisti per attività individuali
- 10.000 euro per ciascun socio fino a un massimo di 40.000 euro per ogni società
Per ottenere il contributo bisogna però aver completato il programma previsto dal progetto finanziato ed essere in regola con i pagamenti del prestito agevolato. Il contributo viene erogato in una unica soluzione da Invitalia dopo le verifiche del caso, verifiche entro 60 giorni dalla richiesta se si è già concluso il progetto.