Secondo i dati diffusi dall’INPS, il 70% delle indennità Covid-19 erogate in base a quanto previsto dall’articolo 28 del decreto Cura Italia (il bonus da 600 euro) sta andando a lavoratori autonomi (69,5%), seguiti dagli operai a tempo determinato in agricoltura (15,4%). Residuali gli indennizzi erogati ai lavoratori dello spettacolo (0,7%), anche perché si tratta di una platea marginale rispetto alle altre tipologie di lavoratori ammessi al beneficio.
Si stima che il bonus ammonti a circa un terzo del reddito mensile netto per gli autonomi, a circa la metà per gli stagionali del turismo, ai due terzi per gli operai a termine in agricoltura.
Sono rilevazioni effettuate in base alle prestazioni messe in pagamento al 23 aprile, per circa 3,4 milioni di beneficiari ed un importo complessivo di circa 2 miliardi di euro.
Identikit dei beneficiari
Le regioni più interessate sono state la Lombardia, la Puglia e la Sicilia (quasi un terzo delle indennità Covid erogate), seguite da Emilia Romagna, Veneto e Campania.
L’età media dei beneficiari è 46 anni (45,6 per le donne, 46,3 per gli uomini), soprattutto in fascia 45-54 anni (32,8%). I giovani con meno di 25 anni sono il 3% (soprattutto nel turismo). Gli over 65 sono il 2,2% (soprattutto autonomi). I due terzi dei beneficiari sono uomini, mentre le donne sono la metà delle Partite IVA/co.co.co e degli stagionali del turismo, molto presenti in Calabria, poco in Sicilia. I nati all’estero sono il 12,1% dei beneficiari, soprattutto stagionali (22,3%) e agricoli (29,3%). Sono concentrati in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
=> Indennità 600 euro: richiesta online senza scadenza
Lo studio integrale “Prime evidenze sui pagamenti connessi al DL Cura Italia N.18/2020” realizzato in collaborazione con la Banca d’Italia è disponibile sul sito web dell’Istituto di previdenza.