Partono i prestiti fino a 25mila euro, mentre sono ancora ferme tutte le altre forme di finanziamento previste dal Decreto Liquidità imprese: mancano moduli, procedure e, per le misure che lo richiedono, i decreti ministeriali attuativi. I tempi dovrebbero comunque essere relativamente brevi, in base alle indicazioni che arrivano, anche se non mancano difficoltà operative, sottolineate dagli stessi istituti di credito.
In particolare, l’ABI sottolinea «le difficoltà nelle quali le banche si trovano ad operare: le dichiarazioni di immediata disponibilità delle forme di anticipazione di liquidità non hanno tenuto infatti in conto degli adempimenti, non dipendenti dalle banche, non sempre ancora completati e che impediscono alle banche di attuare, fino ad ora, le misure di liquidità, che necessiterebbero di semplificazioni».
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In ogni caso, continuano i lavorai della task force costituita dalla stessa ABI con SACE e con il Mediocredito Centrale per velocizzare il più possibile le operazioni, in considerazione delle difficoltà in cui si trovano le imprese per l’emergenza Coronavirus.
Finanziamenti garantiti: iter attuativo
Il direttore dell’associazione banche italiane, Giovanni Sabatini, ha riferito al comitato esecutivo che SACE ha predisposto «le indispensabili indicazioni degli aspetti documentali e procedurali per dare attuazione ai finanziamenti» previsti dall’articolo 1 del decreto Liquidità Imprese, e ha chiesto le valutazioni delle banche per giungere alla versione definitiva del documento, che insieme ai test sulle procedure informatiche consentirà alle banche di trasmettere le richieste delle imprese.
Per i prestiti garantiti da SACE, quindi, bisogna attendere i tempi attuativi, che potrebbero richiedere un paio di settimane. Si attendono anche le istruzioni per i prestiti garantiti dal Fondo di Garanzia superiori a 25mila euro, ma in questo caso i tempi potrebbero essere più brevi.
Prestiti fino a 25mila euro dal 17 aprile
Sono operativi i prestiti a PMI e Partite IVA fino a 25mila euro. Dopo i moduli per la richiesta, ora sono attive anche le procedure informatiche che consentono alle banche di comunicare con il Mediocredito Centrale, che gestisce il Fondo di Garanzia.
L’ABI ha diffuso una specifica circolare il 16 aprile, comunicando a tutte le banche che a partire dal 17 aprile, il Portale del Fondo PMI consente l’inserimento delle richieste di garanzia sui finanziamenti fino a 25mila euro.
Era l’ultimo passaggio dopo la pubblicazione dei modelli di domanda, di conseguenza questi prestiti sono operativi: le imprese e i lavoratori autonomi che ne hanno diritto possono presentare domanda, le banche hanno a disposizione le procedure informatiche verso il Fondo di Garanzia.
Fra l’altro, in base a quanto previsto dal decreto 23/2020, le banche possono concedere il prestiti anche senza attendere l’esito dell’istruttoria da parte del gestore del fondo (articolo 13, comma 1, lettera m, ultimo paragrafo). Pur essendo questi prestiti praticamente automatici, nel senso che non è necessaria la valutazione del merito di credito, le banche verificano che le imprese abbiano effettivamente i requisiti formali previsti per accedere al finanziamento.
Per quanto riguarda le altre tipologie di prestiti bisogna attendere ulteriori passaggi, in alcuni casi procedurali in altri anche attuativi. C’è, per tutte le tipologie di finanziamento previste dal decreto liquidità, il necessario via libera Ue.
Garanzie Fondo PMI
Prestiti garantiti dal Fondo PMI: spettano alle imprese fino a 499 dipendenti. Fino a 800mila euro, garanzia al 90% che può arrivare al 100% con la garanzia dei Confidi. Da 800mila a 5 milioni di euro, garanzia al 90%.
Per entrambe le tipologie di finanziamento, e in generale per tutti i prestiti del Fondo, non sono necessari decreti attuativi. I tempi di attuazione dipendono esclusivamente dall’attivazione delle diverse procedure da parte del gestore del fondo medesimo (moduli, procedure informatiche).
Garanzie SACE
Diverso il discorso per i prestiti garantiti da SACE. In questo caso, ci sono tipologie di finanziamenti che richiedono un ulteriore passaggio regolamentare da parte del ministero.
- Per i prestiti alle imprese fino a 5mila dipendenti e fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro, c’è una procedura relativamente semplificata: perché questi prestiti partano, bisogna attendere moduli e procedure ma non sono necessari nuovi decreti.
- Nel caso di imprese di dimensioni maggiori deve essere approvato un decreto attuativo del ministero dell’Economia, che individui i criteri in base ai quali verificare gli ulteriori requisiti richiesti: contributo allo sviluppo tecnologico, appartenenza alla rete logistica e dei rifornimenti, incidenza su infrastrutture critiche e strategiche, impatto su livelli occupazionale e mercato del lavoro, peso specifico nell’ambito di una filiera produttiva strategica.