Prosegue celermente l’iter applicativo delle norme del Decreto liquidità imprese che sbloccano 200 miliardi di prestiti garantiti dallo stato: c’è il necessario via libera UE a tutte le misure, considerate in linea con le disposizioni temporanee europee per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
L’ABI, associazione banche italiane, ha inviato agli istituti di credito le conseguenza circolare, con i documenti arrivati da Bruxelles. Si avvicina dunque il momento in cui le misure del decreto liquidità imprese relative ai prestiti saranno effettivamente operative.
Ci sono già i moduli del Fondo di garanzia per chiedere prestiti fino a 25mila euro (che sono coperti al 100% e prevedono una procedura molto veloce), mentre si attendono le procedure per gli altri prestiti e i decreti attuativi ministeriali per stabilire le regole relative ai prestiti coperti da SACE.
Il via libera UE è in ogni caso un passaggio fondamentale, perché richiesto esplicitamente dalla legge. Normalmente i tempi di queste procedure sono più lunghi, mentre in questo caso il via libera UE è arrivato nel giro di una settimana (il Liquida Italia è in vigore dal 9 aprile, il provvedimento di Bruxelles del 14 aprile).
Il Ministero dello Sviluppo Economico spiega che, proprio per ridurre i tempi di attuazione, «era stata già inviata alla Commissione Ue, ancor prima dell’approvazione del decreto legge, la notifica con la quale era stata richiesta l’autorizzazione ad adottare questi nuove regole di aiuti di stato e che oggi ha ricevuto il tempestivo via libera da Bruxelles».
L’ABI ha comunicato alle banche con apposita circolare «l’indispensabile autorizzazione» prevista dal dl 23/2020 »per rendere operative le importanti misure a sostegno della liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza del COVID-19», che rappresenta «un importante passaggio propedeutico per la piena operatività delle misure previste» dall’articolo 1 (prestiti con garanzia SACE) e dall’articolo 13 (Fondo di Garanzia PMI).
Molto in sintesi, Bruxelles ha ritenuto che le norme del liquidità imprese che sbloccano prestiti per 200 miliardi sono in linea con le condizioni previste dalle “Misure temporanee” in materia di aiuti di stato previste per combattere il Coronavirus approvate lo scorso 19 marzo e modificate poi il 3 aprile.
Come detto, è un importante tassello applicativo ma non è ancora l’operatività piena delle misure. In realtà, è già possibile chiedere i prestiti fino a 25mila euro coperti dal Fondo di Garanzia PMI, che ha pubblicato i relativi moduli.
Per le altre tipologie di prestiti bisognerà invece attendere qualche giorno o settimana in più. Mancano ancora i decreti attuativi del ministero dello Sviluppo economico per sui requisiti per i prestiti alle grandi imprese (con più di 5mila dipendenti o fatturato sopra 1,5 miliardi), e le procedure complete SACE.