I 200 miliardi di prestiti coperti da SACE, in base al Decreto Liquidità Imprese, riguardano anche le PMI, alle quali è riservata una quota pari a 30 miliardi di euro: i finanziamenti sono a sei anni, la garanzia varia dal 70 al 90% a seconda delle caratteristiche dell’impresa, le commissioni sulla garanzia sono agevolate e gli interessi applicati sul prestito devono essere inferiori a quelli previsti per finanziamenti non coperti da garanzia.
Queste le regole fondamentali per i prestiti regolamentati dall’articolo 1 del dl 23/2020 (in vigore dal 9 aprile), relativo all’emergenza Coronavirus.
Domande
Per far partire i prestiti bisogna attendere il disco verde della Commissione UE ma per l’avvio delle domande c’è già una circolare operativa ABI, mentre una task force dedicata lavora per dare veloce attuazione agli strumenti previsti. Sul sito SACE sono già disponibili procedure, regole e numeri a cui rivolgersi per informazioni relative allo strumento, chiamato Garanzia Italia.
Beneficiari
Possono accedere al prestito garantito da SACE tutte le imprese, di qualsiasi dimensione, anche Partite IVA.
C’è una quota di prestiti, pari a 30 miliardi, riservata alle PMI come definite dalle regole UE (fino a 250 dipendenti e con fatturato fino a 50 mln o totale di bilancio fino a 43 mln). Queste imprese, però, devono aver già interamente utilizzato i prestiti coperti dal Fondo di Garanzia PMI (anch’essi agevolati dal decreto).
=> Decreto liquidità imprese: i prestiti per le PMI
Requisiti
L’impresa che chiede il prestito si impegna a non distribuire dividendi e non promuovere operazioni di riacquisto di azioni nel corso del 2020, a destinare i soldi del finanziamento esclusivamente ad attività italiane, a gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali.
Per quanto concerne il merito creditizio, non deve essere classificata nella categoria delle imprese in difficoltà alla data del alla data del 31 dicembre 2019, e non deve avere esposizioni deteriorate al 29 febbraio 2020.
Il prestito
Vediamo le principali caratteristiche dei prestiti garantiti da SACE (liquidità pari a 200 miliardi). I prestiti sono a sei anni, con pre-ammortamento fino a 24 mesi (due anni). L’importo massimo del prestito è pari al maggiore fra questi due elementi:
- il 25% del fatturato;
- il doppio del costo del personale (se l’impresa è stata avviata dopo il 31 dicembre 2018, si fa riferimento al costo del personale previsto per i primi due anni di attività).
La garanzia varia in base alle dimensioni dell’impresa.
- Al 90%: imprese fino a 5mila dipendenti e fatturato fino a 1,5 mld di euro. In questo caso c’è anche una procedura semplificata per ottenere la garanzia effettuata sulla base del bilancio: domanda alla banca, istruttoria, e in caso di esito positivo di quest’ultima l’invio della domanda di garanzia a Sace (da parte della banca), che emette un codice unico identificativo di finanziamento e garanzia.
- All’80%: imprese con più di 5mila dipendenti oppure con fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro. In questo caso, e nel seguente, la procedura è più complessa.
- Al 70%: fatturato sopra i 5 miliardi di euro.
Contrariamente a quando previsto dalla garanzia del Fondo centrale PMI, che in base alle regole del dl Liquidità è gratuita, per i prestiti coperti da SACE ci sono commissioni sulla garanzia, il cui costo sale in base alla durata del piano di ammortamento.
- PMI: 0,25% nel primo anno, 0,50% il secondo e il terzo anno, 1% dal quarto al sesto anno.
- Grandi imprese: 0,5% il primo anno, 1% il secondo e il terzo anno, 2% dal quarto al sesto anno.
Gli interessi sul prestito devono essere più bassi di quelli praticati ai finanziamenti non coperti da garanzia, con un minor costo almeno uguale alla differenza fra il costo che la banca avrebbe chiesto per un analogo prestito senza garanzia, e quello effettivamente applicato.
Procedura
Procedura semplificata,con la sola istruttoria di banca e SACE sulla base del bilancio per le imprese fino a 5mila dipendenti e fatturato fino a 1,5 miliardi, che hanno diritto alla garanzia fino al 90%.
Le imprese più grandi, invece, per le quali il finanziamento è coperto all’80 o al 70% (sulla base dei criteri sopra riportati), devono rispettare ulteriori requisiti, che saranno ulteriormente dettagliati da un decreto del ministero dell’Economia, e che riguardano il ruolo che l’azienda stessa svolge in relazione alle seguenti attività:
- contributo allo sviluppo tecnologico;
- appartenenza alla rete logistica e dei rifornimenti;
- incidenza su infrastrutture critiche e strategiche;
- impatto su livelli occupazionali e mercato del lavoro;
- peso specifico nell’ambito di una filiera produttiva strategica.
Il decreto ministeriale potrà anche disporre garanzie più alte, in relazione ai profili di attività appena descritti. le garanzie in pratica potranno eventualmente salire fino al livello immediatamente superiore, quindi la garanzia base del 70% potrà salire fino all’80%, e quella all’80% fino al 90%.