Stato di emergenza nelle zone colpite dai terremoti in Centro Italia prolungato per tutto il 2020, proroga e/o rimodulazione delle agevolazioni per imprese, lavoratori e contribuenti: lo prevede il Decreto Sisma approvato in CdM.
Le novità di rilievo: busta paga pesante, snellimenti burocratici per le ricostruzione, anticipo del 50% dell’onorario ai professionisti, incentivi Resto al Sud.
Le misure
La restituzione della busta paga pesante viene tagliata del 60%. Già il Decreto Clima aveva istituito la proroga al 31 dicembre 2019 la restituzione di queste tasse e oneri previdenziali da agosto sospesi dopo il terremoto.
Ora, i lavoratori a cui è stata applicata la cosiddetta busta paga pesante non dovranno più restituire l’intera somma ma limitarsi al pagamento del solo il 40% (in 120 rate mensili) del dovuto.
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Per favorire la rinascita imprenditoriale, viene estesa alle regioni del Centro Italia la misura Resto al Sud, che incentiva i giovani aspiranti imprenditori a realizzare idee di business.
I requisiti: età massima 46 anni, non titolari di altra impresa o Partita IVA per lo svolgimento di un’attività analoga a quelle per cui si chiede l’agevolazione.
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Per quanto riguarda i progetti per la ricostruzione, si stabilisce che i professionisti possano ottenere subito il 50% dell’onorario, alla presentazione del progetto, con la previsione che per tali anticipazioni non possa essere richiesta alcuna garanzia.
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Ci sono poi misure particolari per la ricostruzione degli edifici pubblici, l’individuazione di nuovi siti di stoccaggio temporaneo per le macerie.