L’ultimo consiglio direttivo della BCE ha stabilito di mantenere invariati i tassi di interesse allo 0%, a fronte dei dati relativi all’andamento dell’economia nell’eurozona, non del tutto rassicuranti. La decisione di mantenere i tassi di interesse ai minimi storici dovrebbe essere mantenuta per tutto il 2019 e, probabilmente, anche per i primi sei mesi del 2020. Rimane quindi estremamente conveniente, stipulare mutui per l’acquisito dell’abitazione, soprattutto con finanziamenti a tasso fisso, che negli ultimi 5 mesi hanno fatto registrare un ulteriore, importante calo.
=> Spread e prestiti: quale mutuo scegliere
In parallelo, anche i mutui a tasso variabile, regolati dall’Euribor a 3 mesi, hanno fatto registrare un -0,31%. Per questo tasso di interesse le previsioni sono di una lenta risalita, senza però arrivare a toccare valori positivi prima del 2020. L’Eurirs a 25 anni, che regola i tassi fissi si è attestato a fine marzo a 1,15%, il suo minimo storico dal novembre 2016 (1,14%), data a partire dalla quale l’indice è sempre stato ben al di sopra di tale soglia.
=> Guida al mutuo ristrutturazione prima casa
Esempi pratici
Secondo i rilievi di Tecnocasa, ipotizzando un mutuo ipotecario del valore di 110.000 euro per una durata di 25 anni, relativamente ad un immobile del valore di 160.000 euro e uno spread medio di mercato all’1,20%, sia per il tasso fisso che per il tasso variabile, con un mutuo a tasso fisso, rispetto alla precedente indagine di gennaio 2019 la rata è diminuita di 17 euro, mentre quella del prodotto variabile è scesa di 12 euro.
Di seguito alcuni esempi utili a capire la differenza tra tasso fisso e tasso variabile:
IMPORTO MUTUO € | DURATA (anni) | TASSO FISSO (€ mese) | TASSO VARIABILE (€ mese) | Tasso Fisso Vs Tasso Variabile(€ mese) |
50.000 | 10 | 468 | 436 | Fisso +32 euro |
100.000 | 15 | 660 | 594 | Fisso +66 euro |
200.000 | 20 | 1.045 | 910 | Fisso +135 euro |
250.000 | 25 | 1.103 | 930 | Fisso +173 euro |