Nel momento in cui si cerca un immobile, per abitarci, per destinarlo alla propria attività professionale o per effettuare un investimento, uno dei principali ostacoli principali è solitamente rappresentato dall’ottenere la liquidità necessaria per effettuare l’acquisto. Lo stesso discorso vale nel caso in cui si abbia la necessità di effettuare dei lavori di ristrutturazione su un immobile già in proprio possesso. La richiesta di un mutuo bancario risponde sicuramente all’esigenza di ottenere la necessaria liquidità, ma la procedura per ottenerlo non è delle più semplici e l’erogazione non è immediata, dunque è necessario sapere come muoversi e farlo per tempo.
Mutuo: quanto ci vuole?
Prima di tutto è utile sapere che, secondo le stime effettuate da Facile.it, sito web che offre un servizio di comparazione tra offerte di mutui, il tempo medio per l’erogazione di un mutuo, a partire dalla data di richiesta. supera i 4 mesi. Quindi nel caso in cui si intenda acquistare un immobile con mutuo è importante tenere conto di queste tempistiche per definire con il venditore la data dal rogito.
Compromesso vincolato al mutuo
Da sottolineare che, nel momento in cui si effettua una richiesta di mutuo alla banca, questa effettua infatti un’attenta valutazione in base alla quale decide se concedere, o meno, il credito, o farlo parzialmente.
Sarebbe dunque consigliabile indicare nell’eventuale compromesso la dicitura “salvo accettazione del mutuo“, una clausola che consente di vincolare l’efficacia del contratto di compromesso alla delibera definitiva di un mutuo da parte della banca. In questo modo la somma versata a titolo di caparra confirmatoria dovrà essere restituita.
Mutuo: quale documentazione
Tornando all’iter burocratico per la richiesta del mutuo, questo può essere piuttosto lungo, poiché non è raro che nella fase di valutazione dell’istanza si incontrano delle problematiche che allungano ulteriormente in tempi.
Le informazioni richieste dalle banche per valutare l’erogazione di un mutuo sono:
- redditi, necessario dunque avere a portata di mano le ultime dichiarazioni dei redditi (solitamente gli ultimi tre anni) e le buste paga (solitamente le ultime tre);
- stato lavorativo, la banca richiederà il contratto di assunzione;
- possesso di altre proprietà immobiliari, da utilizzare eventualmente come ulteriore garanzia;
- presenza di eventuali garanti (ai quali verrà richiesta la stessa documentazione).
Immobile oggetto di mutuo
Nel valutare la richiesta di mutuo la banca terrà ovviamente in considerazione anche l’immobile oggetto di finanziamento, verificandone lo stato ed il valore effettivo, al fine di valutare quanto potrà ricavarne in caso di morosità. A tale scopo la banca incaricherà un tecnico di fiducia per effettuare una perizia volta ad accertare il reale valore di mercato dell’immobile e la sua regolarità edilizia.
Tale perizia è necessaria anche nel caso in cui il mutuo venga richiesto per la restaurazione di un immobile di proprietà. In entrambi i casi il costo è a carico del richiedente.
Inoltre la banca richiederà al notaio di rilasciare una “relazione notarile preliminare” per l’immobile sul quale verrà applicata l’ipoteca con la quale si attesti l’inesistenza di formalità pregiudizievoli.
Se durante tutte le fasi dell’istruttoria la banca non rileva fattori ostativi, concede il mutuo.
Atto di mutuo
L’atto di mutuo si sottoscrive in presenza di un notaio. Effettuata quest’ultima formalità l’erogazione del mutuo avviene solitamente dopo 3 o 4 giorni.