Il Governo punta a incrementare le politiche per le Startup, creando nuovi strumenti per finanziare le nuove imprese innovative: l’idea lanciata dal vicepremier Luigi Di Maio, è quella di creare un fondo di venture capital che investa in queste realtà. Il ministro ne ha parlato al Digithon di Bisceglie, sottolineando l’obiettivo di:
tenere in Italia le idee innovative, per fare in modo che crescano qui e creino qui occupazione per il Paese.
Il modello a cui l’esecutivo si ispira è quello francese, dove è stato creato un fondo pubblico ad alta redditività, che fa affluire nelle casse delle startup circa 3 miliardi di euro all’anno. Numeri molto diversi da quelli italiani, dove gli investimenti delle nuove imprese innovative sono pari a circa 130 milioni annui.
Anche l’Italia negli ultimi anni ha messo a punto diverse misure a favore delle startup innovative: dalla legge del 2012 che le ha istituite – prevedendo una serie di agevolazioni fiscali e non solo per le imprese e per gli investitori, poi estese alle PMI innovative – allo Startup Visa, che consente agli aspiranti imprenditori di ottenere un permesso di soggiorno speciale.
Di Maio si è limitato a lanciare l’idea di un fondo pubblico italiano (venture capital nazionale), aggiungendo anche che l’Italia ha l’obiettivo di «fare anche meglio di quanto fatto a Parigi». Non è chiaro quali sono i contorni del progetto e le tempistiche: c’è in vista una specifica misura da inserire in Legge di Stabilità? Di Maio ha infatti dichiarato:
Entro dicembre lanceremo un fondo di venture capital, sul modello francese, per investire in startup italiane.
E’ dunque chiaro che il tema fa parte del programma di Governo, che quindi intende proseguire sulla strada dell’innovazione intrapresa negli ultimi anni.
La classifica delle città vede in testa Milano, dove risiedono il 17% delle startup nazionali, seguita a distanza da Roma, Torino Napoli.