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Credito imposta Sud senza certificato antimafia

di Anna Fabi

20 Luglio 2018 10:05

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I controlli antimafia non rallenteranno più i crediti d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno: accesso senza certificato antimafia.

Corsia veloce per il credito d’imposta per gli investimenti al Sud, anche per valori superiori a 150 mila euro. Fino ad oggi la regola prevedeva l’impossibilità di ricevere l’autorizzazione alla fruizione del credito fino all’avvenuto espletamento dei controlli antimafia (come previsto dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 34/E/2016 relativamente all’articolo 1, commi 98-108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 – “Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno”), anche nel caso di importo raggiunto cumulativamente attraverso più istanze.

Agevolazioni senza certificato

Ora questo vincolo è superato, almeno da quanto stabilito dalla circolare del Ministero dell’Interno del 3 luglio 2018. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà, ma non l’obbligo, di sospendere il versamento fino alla ricezione della documentazione liberatoria.

La motivazione del cambiamento di direttiva deriva dal fatto che gli enti preposti al rilascio delle informazioni antimafia non erano in grado di smaltire la grande mole di richieste pervenute in un tempo adeguato alle necessità delle imprese.

Ora, invece, su richiesta dell’Agenzia delle Entrate, l’Interno prevede la possibilità di concedere autorizzazione alla fruizione per il credito di imposta anche prima del positivo esito dei controlli antimafia. Chiaramente, qualora i controlli dovessero dare esito negativo, lo Stato procederà al recupero successivo.

Controlli in fase di concessione

Su questo punto è tuttavia importante evidenziare che il controllo avviene solo in fase di concessione.  Per cui se la documentazione interdittiva viene comunicata successivamente a una precedente liberatoria antimafia, in virtù della quale era già stata legittimamente autorizzata la fruizione del credito d’imposta, senza l’apposizione di condizioni risolutive, allora non comporta revoca del contributo già concesso.

Questo perché la verifica dell’antimafia ha valore solo in riferimento alla concessione dell’aiuto e non anche in fase di erogazione, per la quale la norma non prevede alcun controllo in tal senso.