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Bonus Investimenti Sud: guida alla procedura

di Noemi Ricci

Pubblicato 7 Novembre 2019
Aggiornato 24 Novembre 2020 10:49

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Credito d'imposta investimenti Sud: le FAQ del MiSE per le PMI sull'agevolazione a valere sulle risorse del PON Imprese e competitività.

Analizziamo le FAQ del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) relative all’inventore che prevede un credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. In particolare, le risposte riguardano l’agevolazione concessa alle piccole e medie imprese (PMI).

Bonus Investimenti Sud

Si tratta del credito imposta investimenti al Sud previsto dalla Legge di Stabilità 2016 per il periodo dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019 in favore delle imprese del Sud Italia che effettuino l’acquisto di beni strumentali nuovi, che varia a seconda delle dimensioni d’impresa dal 20%, al 15% o 10% rispettivamente per le piccole, medie e grandi aziende.

Le strutture produttive, per poter accedere al credito d’imposta ingredienti al Sud, devono essere dunque ubicate nelle zone assistite di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo (articolo 1, commi da 98 a 108, legge 208/2015, come modificati dall’articolo 7-quater, Dl 243/2016).

Per fruire dell’agevolazione le imprese devono presentare una comunicazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate, utilizzando lo specifico modello predisposto dal Fisco. Le Entrate dopo aver verificato i dati dichiarati nella comunicazione, trasmettono alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

Credito d’imposta a valere sul PON

Dopo i chiarimenti forniti dalle Entrate con i vari documenti di prassi, ora il MiSE fornisce chiarimenti, aggiornando le FAQ, in merito al bonus riconosciuto alle PMI e ai relativi oneri a valere sulle risorse europee e di cofinanziamento nazionale previste nel “Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020 (PON)” e nei programmi operativi relativi al “Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2014-2020″ delle regioni in cui si applica l’incentivo.

=> Bonus investimenti: istruzioni online

La procedura per accedere al credito d’imposta cofinanziato con risorse del PON I&C è la seguente:

  • le imprese interessate devono presentare telematicamente l’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate;
  • ricevuta la comunicazione e previa verifica dei dati, l’Agenzia trasmette il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta;
  • rilasciata l’autorizzazione, l’Agenzia trasmette i soli progetti presentati da PMI non appartenenti al settore primario al MiSE, che ne valuta la cofinanziabilità con risorse del “PON I&C”. Tale attività istruttoria svolta dal MiSE, precisa il Ministero, si limita alla verifica della sussistenza dei requisiti necessari per l’ammissione dei progetti al finanziamento nell’ambito del “PON I&C”;
  • in caso di istruttoria conclusa positivamente, il MiSE emette a favore delle PMI beneficiarie del credito d’imposta uno specifico provvedimento di utilizzo di risorse “PON I&C”, con l’indicazione degli obblighi e degli adempimenti derivanti dal cofinanziamento comunitario;
  • in caso di istruttoria del MiSE conclusa negativamente, resta ferma l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta rilasciata dall’Agenzia delle entrate a valere su risorse nazionali.

Questo significa che:

  • se la PMI riceve l’ok dall’Agenzia delle Entrate può utilizzare in compensazione il credito d’imposta a seguito della realizzazione degli investimenti senza dover attendere l’esito dell’istruttoria del MiSE, essendo quest’ultima finalizzata esclusivamente alla verifica del possesso dei requisiti per l’ammissione dei progetti al finanziamento nell’ambito del “PON I&C”;
  • le spese di acquisizione delle immobilizzazioni previste nella comunicazione per la fruizione devono essere rendicontate al MiSE esclusivamente da parte delle PMI destinatarie del provvedimento di utilizzo delle risorse del “PON I&C”;
  • le richieste di informazioni relative all’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta vanno rivolte esclusivamente all’Agenzia delle Entrate.