Ci sono oltre 5mila lavoratori che hanno ottenuto la certificazione del diritto all’APe volontario e hanno i requisiti per chiedere il trattamento retroattivo, ma non possono farlo fino a quando non ci sarà l’elenco delle banche convenzionate, rischiando di non riuscire a rispettare la scadenza del 18 aprile.
Per 214 di queste persone è fondamentale presentare la domanda di arretrati, perché in caso contrario non hanno il requisito minimo di sei mesi per avere diritto all’APE.
Le cifre sono fornite dall’INPS e contraddicono l’ABI che nei giorni scorsi aveva comunicato che ci sono solo 71 assistiti che hanno diritto agli arretrati APE. In ogni caso, continua a non essere possibile presentare la domanda definitiva.
Teoricamente, l’INPS ha già messo a punto la procedura online per la domanda definitiva di APE volontario, che possono presentare coloro ai quali è arrivata la certificazione del diritto. La procedura consente il colloquio telematico fra cittadino, INPS, istituti finanziatori e imprese assicuratrici. Il problema è che non c’è l’adesione formale degli istituti bancari che aderiscono alla convenzione. Quindi, non si può effettuare la scelta dell’istituto finanziatore, elemento che continua a mettere a rischio la possibilità di rispettare la scadenza del 18 aprile per chiedere gli arretrati. L’ABI ha assicurato che tutto sarà pronto entro il 13 aprile. Vedremo.
Come è noto, la procedura di accesso all’APE volontario prevede la presentazione della domanda in due tempi, prima si chiede la certificazione del diritto all’INPS, e poi in possesso di questo via libera si presenta la domanda di APE vera e propria. Le procedura per chiedere la certificazione del diritto, segnala l’INPS, sono aperte dal 13 febbraio scorso. E ci sono 6.684 domande accolte, delle quali 5.214 si riferiscono a soggetti che hanno maturato i requisiti per l’accesso all’APE volontario tra il primo maggio e il 18 ottobre 2017. Più nel dettaglio, ci sono 5mila persone che possono richiedere la retroattività, e 214 che addirittura devono necessariamente poter effettuare questo adempimento, al fine di integrare il requisito minimo di durata dell’APE.
Per chiedere l’APE retroattiva bisogna necessariamente presentare la domanda entro il 18 aprile. Operazione che però richiede la possibilità di scegliere l’istituto finanziatore: e questo, secondo quanto segnala l’INPS, è al momento l’ostacolo. Non è pronto l’elenco di banche convenzionato, e quindi l’assistito non può effettuare la scelta del soggetto finanziatore completando la domanda di APE.
Come detto, l’ABI ha assicurato che la propria piattaforma sarà pronta entro il 13 aprile. Se questi tempi saranno effettivamente rispettati, ci sarà a almeno qualche giorno a disposizione per presentare in tempo al seconda domanda.