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Come funziona l’anticipo del credito detto anche factoring?

di Anna Fabi

Pubblicato 13 Aprile 2018
Aggiornato 23 Luglio 2019 15:24

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Come utilizzare l'anticipo del credito commerciale per ottenere liquidità immediata senza le incertezze dell'incasso: i vantaggi del factoring.

Ottenere credito per salvaguardare l’equilibrio dei flussi di cassa è sempre più un tema cruciale per le imprese, in particolare per le PMI.
Il factoring – l’anticipo del credito commerciale – è una delle soluzioni più diffuse per fronteggiare questo problema.
Ma cos’è il factoring? E come funziona?

Il factoring è uno strumento a supporto delle imprese che permette ottenere liquidità immediata dai propri clienti/aziende senza avere le incertezze dell’incasso. Grazie a questo servizio finanziario l’impresa non dovrà più affrontare problemi di cassa, poiché le fatture gli saranno anticipate dalla società specializzata con cui stipulerà il contratto di factoring.

Il contratto è di tipo bilaterale e non prevede l’approvazione del debitore: tramite il contratto di factoring l’impresa cede alla società specializzata i propri crediti esistenti o futuri, liberandosi così dal vincolo con il fornitore a fronte del pagamento di una commissione. Inoltre l’impresa può vantare di una serie di servizi correlati alla gestione del credito ceduto, come la loro amministrazione, l’incasso e l’anticipazione dei crediti prima della loro scadenza.

I presupposti per la sussistenza di un contratto di factoring sono i seguenti:

  • Il cedente deve essere un imprenditore;
  • Il factor deve essere una società o ente iscritto in un albo tenuto dalla Banca d’Italia (una banca o un intermediario finanziario);
  • I crediti che vengono ceduti devono riguardare i contratti stipulati dal cedente nell’esercizio dell’impresa.

Quali sono i soggetti coinvolti?

A seguito di quanto esposto possiamo delineare i tre attori coinvolti:

  • il Factor, cioè l’operatore specializzato che si prende carico, gestisce e finanzia anticipatamente una parte dei crediti di un’impresa;
  • l’impresa che cede il proprio credito commerciale al Factor in cambio di liquidità;
  • il debitore ceduto, cioè l’azienda con la quale l’impresa cedente ha un contratto di fornitura.

Il debitore, come già accennato, non ha un ruolo attivo nel contratto di factoring, tuttavia dev’essere informato dell’accordo per poter indirizzare i pagamenti al soggetto corretto.

Perché far ricorso al factoring?

Le imprese con maggiore interesse a utilizzare l’anticipo del credito sono quelle che operano in settori che proprio per la loro natura causano dilazioni dei pagamenti, tuttavia è un ottimo alleato anche per le PMI, in particolare per coloro che lavorano con la pubblica amministrazione e di conseguenza con delle tempistiche di pagamento raramente in linea con le esigenze finanziarie.

Tra i vantaggi di utilizzare il factoring come strumento per recuperare il credito, oltre all’immediata liquidità, c’è la diminuzione fiscale delle imposte: a bilancio infatti si potrà eliminare la voce dei crediti pendenti che incidono sul calcolo delle tasse, ottenendo da subito dei benefici.

L’anticipo del credito è la soluzione più utilizzata grazie alla sua applicabilità: le limitazioni sono minime, in particolare, non possono essere ceduti i crediti sia di carattere strettamente personale sia quelli espressamente vietati dalla legge e inoltre non si può applicare il factoring nel caso in cui sia stato stipulato un accordo esplicito con il debitore riguardante la non trasferibilità del credito.

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