La Nuova Sabatini si evolve e diventa ter. Sono già operative le nuove norme che prevedono agevolazioni per le piccole e medie imprese che effettuano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. Le novità 3.0 della Sabatini non sono da poco se si considera che è stata semplificata la procedura e sono stati ridotti i tempi di attesa per l’erogazione dei finanziamenti alle PMI. Inoltre il finanziamento concesso dalla banca o dall’intermediario finanziario non sarà più a valere soltanto sul plafond costituito presso Cassa Depositi e Prestiti ma anche su diversa provvista.
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Allo scorso mese di febbraio grazie alla Nuova Sabatini erano prenotati 2,8 miliardi di euro di finanziamenti CDP e 220 milioni di euro di contributi Mise a fronte di 10.791 domande provenienti da piccole e medie imprese. Basterebbe questo a dimostrare il grande interesse che piccole e medie imprese hanno rivolto alla agevolazione sui beni strumentali. L’incentivo, stabilito dal DL 21 giugno 2013 n. 69, prevedeva la concessione di:
- finanziamento a micro imprese imprese e PMI da parte di banche e intermediari finanziari a valere di un plafond di provvista costituito presso la gestione separata di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.;
- contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, rapportato agli interessi calcolati sui finanziamenti.
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Diverse disposizioni legislative hanno modificato la veste dell’agevolazione. Il Dl 24/01/2015 n. 3, infatti, ha previsto la possibilità di riconoscere i contributi alle PMI anche a fronte di un finanziamento, incluso il leasing finanziario, non necessariamente erogato a valere sul plafond di provvista costituito presso la gestione separata di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Banche e società di leasing, quindi, dovranno informare le PMI della possibilità di attingere ai fondi da una provvista diversa dal plafond della CDP affinché queste possano scegliere la tipologia di finanziamento che presenta le condizioni migliori. Lo stesso decreto ne definisce i requisiti, le condizioni di accesso e le modalità di erogazione dei contributi. Con decreto interministeriale del 25 gennaio 2016 a firma congiunta tra Mise e MEF è stata data attuazione alle modifiche. Tutto è pronto, quindi, per il debutto della Nuova Sabatini Ter anche alla luce della circolare n. 26673 del 23 marzo 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico tramite la quale sono stati definiti termini e modalità di presentazione delle domande per la concessione e l’erogazione del contributo. Si ricorda, infine, che le agevolazioni della Nuova Sabatini sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime spese. Pertanto un bene strumentale acquistato nel 2016 può beneficiare del contributo previsto dalla Nuova Sabatini e del maxi ammortamento previsto l’acquisto per i beni strumentali nuovi.