Scommettere su donne e giovani e incassare un assegno che complessivamente ammonta a 232 milioni di euro. E' questo il nuovo bonus destinato alle imprese che scelgono di stabilizzare i propri collaboratori o assumere nuovi lavoratori con contratti a termine compresi tra i 12 e i 36 mesi. Così facendo, si potrebbero incrementare i posti di lavoro tra le 20.000 e le 70.000 unità .
E' una misura antirecessiva che tende, parafrasando le parole del ministro Elsa Fornero, a dare respiro ad un mercato asfittico. E poiché la situazione è critica occorre premiare anche i contratti a tempo determinato. Proprio per questo il nuovo bonus assunzioni prevede l'erogazione di incentivi compresi tra i 3.000 e i 12.000 euro per ciascun lavoratore assunto in base alla formula contrattuale adottata.
In pratica l'incentivo massimo ossia quello di 12.000 euro è riservato per le stabilizzazioni dei lavoratori atipici ossia collaboratori o lavoratori a termine il cui contratto viene trasformato a tempo indeterminato. Nel caso, invece, di nuove assunzioni a tempo determinato il bonus è di 3.000 euro per le assunzioni di almeno un anno, 4.000 euro per le assunzioni la cui durata è compresa tra 18 e 24 mesi e 6.000 euro per le assunzioni di durata superiore ai 24 mesi.
Attenzione, però, perché ogni azienda può ottenere il bonus fino ad un massimo di 10 contratti. Ciò vuol dire che, nell'eventualità l'impresa dovesse provvedere alla stabilizzazione di lavoratori precari, porterebbe in cassa una cifra pari a 120.000 euro.
La norma, prevista dal decreto Salva-Italia dell'anno scorso, è stata attuata con provvedimento interministeriale dello scorso 5 ottobre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre. Il criterio di erogazione del bonus, nel caso di risorse insufficienti, avverrà nel rispetto dell'ordine cronologico di invio delle domande.
I termini per richiedere il bonus scadranno il prossimo 31 marzo. Condizione indispensabile per ottenerlo è il possesso della regolarità contributiva, delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e l'osservanza del Ccnl.
Le modalità di invio della domanda sono illustrate nella circolare Inps n. 122 del 17 ottobre. In particolare la domanda di ammissione agli incentivi dovrà essere inviata esclusivamente in via telematica accedendo al modulo DON-GIOV, mediante l'applicazione DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente, disponibile presso il sito internet dell'Inps.