Fare impresa con incentivi per autoimprenditorialità  e autoimpiego

di Nicola Santangelo

19 Aprile 2012 15:00

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Nell'ultimo periodo l'argomento dominante dei media, dopo la crisi, è senza dubbio il fattore lavoro, complici le novità  che la riforma Fornero ha introdotto e le allarmanti previsioni sull'occupazione che consegnano all'Italia la maglia nera.

E' vero, il nodo lavoro è sempre stato una spina nel fianco a causa degli elevati tassi di disoccupazione. La soluzione sarebbe fare impresa e i suggerimenti provengono da ogni fronte poiché questo è il fattore decisivo per il rilancio della produttività  del Paese. Purtroppo, però, occorre fare i conti con la staticità  dei mercati e la recessione, un mix particolarmente scoraggiante per chi ha intenzione di mettersi in proprio.

E poi c'è l'annoso problema della liquidità . Come si fa a fare impresa in assenza di contante? Le banche sembrano aver chiuso il rubinetto del credito e quelle piccole somme che si riuscirebbero a raggranellare grazie ai genitori e ai familiari più stretti sembrano essere insufficienti. In tale ambito vorrei suggerire alcune soluzioni pensate specificamente per le start up. Si tratta in pratica di misure per il sostegno delle iniziative avviate dai giovani e dai soggetti in cerca di occupazione.

Faccio riferimento al decreto legislativo 185 del 2000 che raggruppa tali interventi in due grandi categorie: incentivi per l'autoimprenditorialità  e incentivi per l'autoimpiego.

L'accesso agli aiuti è sempre aperto. Destinatari delle misure di autoimprenditorialità  sono le nuove imprese di piccole dimensioni costituite sotto forma di società  composte da giovani tra i 18 e i 35 anni. L'impresa giovane potrà , inoltre, contare su una serie di misure di aiuti quali contributi a fondo perduto e mutui a tassi agevolati.

Le persone fisiche che intendono avviare una ditta individuale possono contare su agevolazioni per l'autoimpiego. Al momento della presentazione della domanda il richiedente deve essere maggiorenne, non occupato e residente da almeno 6 anni nel territorio dello Stato.