La Corte dei Conti UE ha emesso una sonora bocciatura nei confronti del funzionamento del Fondo europeo di sviluppo regionale, uno degli strumenti continentali più utilizzati dalle piccole e medie imprese europee per cercare di ottenere un valido sostegno alla realizzazione dei propri progetti d’impresa.
La Corte dei Conti avrebbe giudicato in maniera non troppo positiva il quadro normativo all’interno del quale viene a funzionare il Fesr, segnalando “diffusi ritardi nel far pervenire i fondi alle piccole e medie imprese destinatarie“.
La relazione ufficiale evidenzia come “le azioni sostenute sono state inefficaci nell’attrarre investimenti privati”, e che “le valutazioni del deficit di finanziamento delle PMI, quando eseguite, presentano gravi carenze. In aggiunta, gli intermediari finanziari utilizzati hanno addebitato ad alcune piccole e medie imprese destinatarie costi di gestione ingiustificati“.
Un vero e proprio segno meno, pertanto, nel giudizio che il controllo di gestione della Corte dei Conti UE ha avanzato nei confronti del quadro normativo dei Fondi strutturali, con una sostanziale inadeguatezza verso lo scenario evolutivo.
La Corte ha riscontrato “debolezze per quanto riguarda le disposizioni riguardanti l’effetto di leva e il reimpiego dei fondi, la giustificazione degli importi assegnati a misure di ingegneria finanziaria, le condizioni che giustificano il ricorso al trattamento preferenziale per il settore privato” e ancora “le condizioni di ammissibilità per il capitale circolante”.
Nella conclusione della relazione, la Corte dei Conti ha infine spinto affinché le istituzioni comunitarie facciano sì che le proposte degli Stati membri siano pienamente giustificate da una valutazione congrua del deficit di finanziamenti di qualità sufficiente, di cui tenere opportuna considerazione al momento dell’approvazione delle misure, integrando il sistema con un nuovo meccanismo di monitoraggio e di valutazione, affidabile e valido.
Di più ampio spettro è inoltre l’invito a rendere più semplice il processo di richiesta e di concessione dei finanziamenti, con conseguente riduzione dei costi di gestione.