Siglato un nuovo accordo tra uno dei principali istituti di credito italiani, Intesa Sanpaolo, e l'associazione CreditAgri Coldiretti, che riunisce una platea di imprese operanti nel settore agricolo e agroalimentare.
L’intesa mette sul tavolo un plafond di 1,5 miliardi di euro: la banca metterà a disposizione delle imprese associate a Coldiretti fondi finalizzati al sostenimento di quattro linee di intervento per lo sviluppo delle stesse imprese.
L'obiettivo dell'accordo, come ribadito dall'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, è di sostenere le imprese appartenenti al settore agroalimentare e agricolo, fornendo loro la continuità nell'accesso al credito, la liquidità per la gestione ordinaria, diverse soluzioni di investimento, supporto e consulenza per lo sviluppo produttivo, attività di ricapitalizzazione e gestione flessibile delle scadenze dei crediti.
Ancor più nel dettaglio, vediamo le quattro differenti aree di intervento da parte dell'istituto di credito.
La prima è relativa al finanziamento degli interventi di sviluppo produttivo, sostenendo pertanto gli investimenti a medio lungo termine, utili per acquistare e realizzare impianti, macchinari e altre immobilizzazioni.
La seconda fa invece riferimento al rafforzamento patrimoniale, fornendo finanziamenti per scadenza non superiori a 5 anni (estendibili a 10 anni nell'ipotesi in cui siano accompagnati da garanzie di natura reale), accompagnando l'impegno delle piccole e medie imprese a migliorare la propria struttura patrimoniale entro archi temporali predefiniti.
Terza area di intervento è relativa al capitale circolante, con erogazione di finanziamenti di carattere agrario, con scadenze non superiori ai 18 mesi, per permettere la migliore gestione delle esigenze di liquidità per anticipo contributi, e altre voci di bilancio rilevanti nel breve termine.
Infine, la quarta area di intervento si riferisce alla flessibilità dei finanziamenti in corso di ammortamento, con la possibilità di richiedere il rinvio del pagamento delle quote capitale di mutui o di leasing, per un massimo di 12 mesi dalla data della richiesta.