Sono sempre più numerose le grandi aziende che decidono di investire nel capitale di rischio e supportare lo sviluppo di Pmi e start-up innovative operanti nei loro stessi settori di business.
Due esempi recenti sono quelli di General Motors, che ha creato un fondo di 100 milioni di dollari per identificare e sviluppare nuove tecnologie Automotive, e Kaplan, che ha lanciato la propria struttura di venture capital per investire in tecnologie, strategie e prodotti volte a modernizzare il settore della Formazione.
La prima azienda a credere e lanciarsi nel cosiddetto modello di “Corporate Venture Capital”, è stata Siemens, seguita nel tempo da Intel con Intel Capital, da Motorola con Motorola Ventures, Bosch con Robert Bosch Venture Capital e Boehringer con il suo Boehringer Ingelheim Venture Fund, recentemente lanciato per investire in start-up del settore Biotech.
In Italia, Riello ha investito in diverse realtà imprenditoriali nostrane, operando attraverso una società di gestione di risparmio, Riello Investimenti.
Queste società di investimenti appositamente create seguono due tendenze comuni: la prima è quella di essere frutto della volontà delle grandi aziende di evolvere verso un modello di ricerca alternativo a quello tradizionale, che ancora oggi prevede la realizzazione di rischiosi progetti di R&S nell'ambito di costose strutture interne.
La seconda è riconducibile alla mancanza di una specializzazione geografica che permette ad esse di identificare opportunità e aziende a livello globale.
Esempio tipico è quello della neonata Kaplan VC, che intende effettuare, nei prossimi 12 mesi, 6 operazioni di investimento minoritarie in aziende statunitensi ed europee in grado di sviluppare tecnologie innovative e modelli di business on-line nel settore dell’istruzione e della formazione.
Diversa ma ugualmente significativa è l'esperienza dell'iFund, il fondo gestito dalla società di venture capital Kleiner Perkins Caufield & Byers (KPCB) con l'obiettivo di investire in applicazioni connesse ad iPhone, iPod touch, e iPad. Originariamente stabilito nel 2008 con una dotazione finanziaria di 100 milioni di dollari, il fondo è stato impiegato per supportare 14 aziende e recentemente rifinanziato (con altri 100 milioni di dollari) per sostenere la crescita di applicazioni dedicate all'iPad nei settori dell’entertainment, dei social network e della comunicazione, del commercio, della sanità e dell'istruzione.
Tendenze ed esperienze globali aventi il denominatore comune di trasformarsi in ulteriori opportunità di accesso alle risorse finanziarie e di crescita per imprese votate all'innovazione.