In diverse occasioni i nostri lettori hanno lamentato difficoltà nell'accesso ai benefici previsti dalla moratoria dei debiti per le Pmi, l'accordo stipulato tra Ministero Economia e Finanze, ABI e rappresentanti delle imprese firmato lo scorso anno.
Più di una volta, infatti, è stata palesata la mancata adesione delle banche o la disinformazione da parte del personale degli istituti di credito.
Per comprendere quali potrebbero essere i reali ostacoli abbiamo chiesto informazioni direttamente a Banca UniCredit, uno dei primi istituti bancari ad aver aderito alla moratoria. A rispondere alle nostre domande è stato Fabrizio Sciandra del Servizio clienti UniCredit.
Quali sono le condizioni che le Pmi devono osservare per richiedere la sospensione del proprio mutuo?
Le condizioni sono quelle dettate dall'Accordo comune. Le imprese con meno di 250 dipendenti e con fatturato inferiore a 50 milioni di euro oppure con un totale attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro, non devono avere, alla data del 30 settembre 2008, esposizioni classificate come sofferenze, partite incagliate, ristrutturate, scadute o sconfinanti.
Come è possibile richiedere la sospensione del mutuo?
L'Avviso comune prevede lo specifico modulo ABI e relative modalità di applicazione.
Quali sono i documenti richiesti alle imprese?
Ogni documento valido previsto dallo stesso Avviso comune e altre eventuali informazioni necessarie al fine di valutare se vi sia il requisito della continuità aziendale, requisito posto come essenziale dall'Accordo stesso.
In quali casa la banca nega all’impresa la sospensione del mutuo?
Quando non sono rispettati i requisiti oggettivi previsti dall'Avviso comune e quando non si riscontrano elementi che rendano concreta la continuità aziendale.
In alternativa alla sospensione del mutuo, quale prodotto è possibile offrire alle imprese in reale difficoltà economica?
Non esiste un approccio standardizzato all’impresa in difficoltà economica ma la stessa difficoltà viene analizzata partendo dalle cause e orientandosi verso la soluzione che si reputa più indicata per aiutare a superare la difficoltà stessa. Ciò a condizione che non sia già pregiudicata la continuità aziendale e quindi la difficoltà non sia irreversibile.