Paypal si getta nella mischia dei prestiti alle piccole imprese con una proposta chiamata PayPal Working Capital, sperimentato prima sul mercato UK e lanciato da pochi giorni negli USA. In tempi di crisi, reperire fondi è sempre più difficile per micro-imprese e PMI, dunque bisogna escogitare nuovi sistemi per trovare liquidità : la soluzione proposta è quella di finanziare le imprese commerciali che utilizzano il servizio PayPal. L’importo del prestito, gestito da WebBank, è pari all’8% delle entrate annuali del richiedente fino a un tetto massimo.
A differenza delle modalità tradizionali, PayPal Working Capital prevede l’applicazione di una sola quota fissa di prelievo, stabilita in partenza, senza nessun interesse periodico, tasse nascoste, date di scadenza o penali per il ritardo. Una volta accettati termini e condizioni il finanziamento verrò trasferito al soggetto. I pagamenti vengono effettuati automaticamente, in una misura che va dal 10% al 30%, man mano che si realizzano incassi tramite PayPal. Nel caso le vendite venissero a mancare in un dato periodo non ci sarebbe nemmeno il prelievo. Per ora i prestiti riguarderanno 90.000 commercianti, solo una piccola parte di quelli che si avvalgono dei suoi servizi. L’iniziativa di PayPal risponde alle attività portate avanti da Amazon e Kabbage che hanno istituito programmi di prestito per fornire capitali a imprese le quali cercano di incrementare il magazzino o di espandere il proprio business. Rispetto ad altre modalità di finanziamento alternative al tradizionale prestito bancario, come l’anticipo contante o il social lending, PayPal Working Capital appare meno complicato e più conveniente.
Per maggiori informazioni consulta PayPal Working Capital