Gli Assegni al Nucleo Familiare (ANF) dal 2022 verranno sostituiti, come le altre agevolazioni per la genitorialità tra cui le detrazioni IRPEF in busta paga per carichi di famiglia, dall’Assegno Unico Universale per i Figli (AUUF), concesso dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di età. Questa è una delle principali novità della legge delega (Legge n. 46/2021 Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia) alla base del Family Act, la cui misura pilastro è ormai è in via di attuazione.
In attesa che entri in vigore l’AUUF, con prima erogazione stimata tra gennaio e marzo 2022, facciamo un confronto tra il prima e il dopo rispetto agli ANF, per una valutazione consapevole dei vantaggi e degli svantaggi legati alla sua introduzione in base al reddito e alla composizione familiare.
Analizziamo dunque, secondo l’attuale normativa, cosa sono gli assegni familiari, chi li eroga, come funzionano, come si rinnovano nel corso del tempo, a quanto ammontano e le regole per il calcolo l’importo degli ANF sulla base del reddito o di eventuali altre componenti. Rapportando infine il tutto all’AUUF.
Assegno al Nucleo Familiare
Cosa sono gli ANF? Gli assegni per il nucleo familiare (ANF) sono una prestazione economica erogata attualmente ai lavoratori dipendenti in base alla composizione della famiglia (almeno due soggetti) e ai redditi dichiarati, che devono posizionarsi al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge di anno in anno.
Chi sono i beneficiari dell’Assegno al Nucleo Familiare?
Quando spettano gli assegni familiari per i figli? Attualmente la prestazione è riservata ad alcune categorie di lavoratori, ai titolari delle pensioni e prestazioni previdenziali da lavoro dipendente e ai lavoratori con assicurazione contro la tubercolosi. In particolare, il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da lavoro dipendente e assimilato. Chi può richiedere gli assegni familiari? L’Assegno per il Nucleo Familiare viene quindi erogato dall’INPS a:
- lavoratori dipendenti del settore privato;
- lavoratori dipendenti agricoli;
- lavoratori domestici e somministrati;
- lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
- lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite;
- titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
- titolari di prestazioni previdenziali;
- lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.
Importi degli assegni familiari
A quanto ammontano gli assegni familiari? Le fasce di reddito per quantificare l’importo degli assegni al nucleo familiare (ANF) erogati dall’INPS (e accreditati dal datore di lavoro in busta paga) finora venivano rivalutate ogni anno, con l’aggiornamento delle tabelle per tipologia di nucleo familiare (in base al numero dei componenti e al reddito complessivo del nucleo stesso). Sono previsti importi e fasce reddituali più favorevoli per alcune fattispecie (es.: nuclei monoparentali o con componenti inabili) ed i redditi da considerare sono quelli lordi assoggettabili all’IRPEF, prodotti nell’anno solare precedente al 1° luglio. Per il 2021 la rivalutazione ISTAT è stata però negativa (-0,3), quindi di considera pari a zero.
Maggiorazioni dal decreto sull’Assegno Temporaneo
Per le nuove domande e per importi dal primo luglio 2021, si applicano le maggiorazioni previste dal decreto sull’Assegno Temporaneo (che eroga un sussidio ponte a chi non percepisce gli ANF), pari a:
- 37,5 euro per ciascun figlio alle famiglie fino a due figli;
- 55 euro per figlio in favore dei nuclei familiari con almeno tre figli.
Come richiedere l’ANF?
- La domanda di Assegno per il Nucleo Familiare dei dipendenti privati di aziende non agricole non si presenta più tramite modello cartaceo al datore di lavoro ma si trasmette esclusivamente per via telematica all’INPS, tramite apposita procedura web.
- La domanda di Assegno per il Nucleo Familiare da parte dei lavoratori agricoli a tempo indeterminato (OTI) deve invece essere presentata al datore di lavoro con il modello ANF/DIP (SR16) cartaceo. Nei casi previsti dalle disposizioni vigenti è necessario allegare alla stessa l’Autorizzazione ANF (ANF43) rilasciata dall’Istituto. Tutti i dettagli nella scheda INPS dedicata alla prestazione.
Assegno Universale Unico Figli
Dal 2022, il Family Act prevede il superamento degli ANF, che saranno sostituiti dell’Assegno Universale Unico per i Figli. L’importo varierà in base all’ISEE. Ad erogare la prestazione non sarà più il sostituto d’imposta direttamente in busta paga ai soli lavoratori dipendenti, ma ci sarà un meccanismo di accredito diretto da parte dell’INPS a tutti i nuclei familiari di lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti aventi diritto.
Quali sono gli importi dell’AUUF?
Come si calcola l’importo dell’Assegno Unico? A grandi linee l’importo dell’AUUF andrà dai 50 euro per ciascun figlio fino a 180 euro mensili, con maggiorazioni per famiglie numerose o con disabili. La misura del sussidio sarà inoltre vincolata al reddito e varierà in base agli scaglioni ISEE.
- Per i figli disabili, l’Assegno viene corrisposto senza limiti di età.
- Da 18 a 21 anni viene erogato direttamente ai figli nel caso intraprendano specifici percorsi di studio.
Le maggiorazioni per l’AUUF
Sono previste delle maggiorazioni per figli disabili (30-50%) e per chi ha figli oltre il terzo (per un massimo di 250-260 euro al mese per figlio). Per i figli disabili a carico, inoltre, l’AUUF continuerà ad essere corrisposto, senza maggiorazioni, anche dopo i 21 anni.
Come fare la domanda
La domanda di AUUF si farà all’INPS, anche se non è ancora stata definita la procedura. Sarà inoltre necessario ottenere un ISEE in corso di validità per poter aspirare ad un importo dell’assegno mensile che vada oltre il minimo (previsto per le famiglie sprovviste di ISEE e che non presentano una nuova DSU).
Assegno Unico e Reddito di Cittadinanza
L’Assegno Unico sarà compatibile con il Reddito di Cittadinanza: i titolari riceveranno una quota integrativa caricata sulla card RdC. Le altre detrazioni, bonus, sussidi, ecc. dovrebbero invece essere assorbiti. E’ infatti prevista l’abolizione dell’assegno familiare con tre figli minori, dell’assegno di natalità (bonus bebè) e del premio alla nascita (bonus mamma domani).