Rincaro dell’1,9% per le sanzioni relative a violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro commesse dal prossimo primo luglio 2018. Lo stabilisce il decreto direttoriale dell’Ispettorato del lavoro 12/2018, pubblicato sul sito del ministero, con la rivalutazione quinquennale per adeguamento all’indice inflazione Istat, in base a quanto previsto dal Dl 76/2013 (l’ultimo aumento era stato apri al 9,6%).
I nuovi importi delle sanzioni resteranno validi fino al 30 giugno 2023, con riferimento al momento della violazione.
Esempio dell’impatto della sanzione rivalutata dell’1,9%: la mancata valutazione dei rischi costerà dal prossimo luglio un’ammenda da 2mila 792,06 a 7mila 147,67 euro, l’1,9% in più rispetto all’attuale sazione, valida fino al 30 giugno, da 2mila 740 a 7mila 014,40.
La legge di riferimento per la sicurezza sul lavoro è il dlgs 81/2008, che disciplina obblighi di prevenzione, valutazione dei rischi, formazione, monitoraggio infortuni e malattie professionali, norme sulle attrezzature di lavoro.
Il rincaro riguarda tutte le ammende per contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie.