Le PMI piemontesi hanno deciso di puntare sull’open source. E lo fanno con il progetto FLOSS.Piemonte, dove FLOSS sta proprio per Free/Libre Open Source Software.
I programmi open source sono infatti liberi da licenze, essendo sviluppati da una base diffusa di collaboratori, spesso a titolo gratuito. Il vantaggio più evidente per l’impresa che adotta software libero è un netto abbattimento dei costi, che spesso vengono del tutto annullati.
Inoltre, l’assenza di licenze solleva l’azienda dai problemi legati alla compliance, eliminando alla radice la possibilità di incorrere in sanzioni legate all’utilizzo di programmi pirata.
I software open source per le aziende sono numerosi e l’obiettivo di FLOSS è proprio quello di farli conoscere alle PMI piemontesi evidenziandone le opportunità. Si tratta di un’attività promozionale fondata su esperienze concrete, dal momento che dietro FLOSS ci sono proprio le imprese torinesi che per prime hanno scelto la via del software libero.
Una via considerata profittevole anche dai soggetti pubblici, se è vero che sempre più Governi europei stanno virando verso l’open source: dopo l’esempio dei Paesi scandinavi, infatti, proprio in queste ore il Parlamento francese ha dichiarato di aver aggiornato tutti i suoi computer, sostituendo Windows con il sistema operativo open source Linux.
Anche in Italia non mancano esempi che spingono in questa direzione, come dimostra l’iniziativa della CIA di Milano, che ha distribuito gratuitamente alle aziende un cd contenente i programmi liberi indispensabili. La missione di FLOSS.Piemonte si inserisce dunque in un ambiente già positivamente predisposto verso l’open source, la cui conoscenza è però troppo spesso superficiale.
È in quest’ottica che va letto Open Source for Competition, seminario organizzato da FLOSS e in programma domani a Torino con l’obiettivo di rendere più familiare il mondo Open alle PMI, sottolineandone i vantaggi che queste possono trarre dalla sua implementazione.