Conto alla rovescia per l’entrata in vigore nel 2012 del nuovo Redditometro, la misura ideata dal Governo per combattere l’evasione fiscale incrociando le informazioni da più fonti.
Il Redditometro entrerà in vigore il prossimo gennaio 2012, ma la sua validità sarà retroattiva, consentendo controlli a ritroso anche fino al 2009.
Nel Redditometro rientrano tutte le spese significative che possono fornire un contributo per determinare la capacità di spesa di ogni contribuente.
Nel nuovo redditometro in vigore dal prossimo gennaio saranno 11 le tipologie di nuclei familiari presi in esame (differenziati per aree geografiche) e un centinaio le voci di spesa, in 7 categorie: abitazione, mezzi di trasporto, contributi e assicurazioni, istruzione, attività sportive e ricreative e cura della persona, altre spese significative, investimenti immobiliari e mobiliari netti.
La fase di sperimentazione partirà a novembre 2011, in collaborazione con le associazioni di categoria e gli ordini professionali.
L’obiettivo è quello di confrontare le spese sostenute incrociandole con il reddito per verificare il grado di coerenza dei contribuenti. Coerenza che viene messa in dubbio se le spese effettive sono superiori al reddito.
Al momento il fisco afferma di voler colpire solo i casi medio-gravi, ovvero i casi in cui lo scostamento tra la spesa e il reddito è talmente evidente da richiedere i necessari approfondimenti al contribuente per eventuali accertamenti di natura presuntiva.
Si è giunti, quindi, ai nastri di partenza anche per il relativo software di controllo, che verrà sperimentato per un paio di mesi sulla base delle informazioni relative alle dichiarazioni 2010, riferiti ai redditi del 2009.