Niente più controlli opprimenti ed eccessi nelle ispezioni alle imprese. È ufficiale: chi si occupa di controlli fiscali non potrà eccedere nell’espletare il proprio ruolo. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera in una lettera ai dipendenti ha invitato tutti a rispettare i contribuenti.
Cambio di rotta dopo le minacce di controlli persino su Facebook. Dunque d’ora in poi ci troveremo davanti un fisco amico? Per limitare lo “zelo” degli ispettori, chi verrà colto ad eccedere pagherà.
Il Decreto Sviluppo stabilisce le sanzioni per gli ispettori del Fisco che si accaniscono inutilmente sulle imprese, tanto più pesanti quanto più grave è l’azione compiuta [scarica il testo integrale del Decreto Sviluppo].
In pratica, sulla scia delle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, d’ora in poi «se un accertamento non ha solido fondamento non va fatto». Verrà ritenuta grave l’azione di accanimento volta a giustificare una ispezione andata a vuoto.
A breve arriverà uno specifico regolamento per dare delle direttive uniformi ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate. Ma in un’Italia, in cui spesso vince il più furbo, il dubbio che la mano leggera del Fisco rischi di andare a vantaggio dei disonesti sorge quasi spontaneo. E inoltre: lasciando in pace le imprese, il Fisco si accanirà sui singoli lavoratori?
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