Non sono molte le novità fiscali del 2011 per le Pmi. Nonostante la crisi, sono ben poche le nuove agevolazioni e detassazioni che aiuteranno le piccole realtà a rimanere competitive sul mercato nazionale e internazionale. Un obiettivo che sarebbe invece possibile raggiungere investendo in innovazione e in ricerca.
Tra le opportunità, ci sono i 100 milioni di euro di credito d’imposta previsti dalla Legge di Stabilità per chi nel 2011 investirà nell’innovazione di prodotto mediante accordi con università o enti pubblici di ricerca.
A seguire, anche per quest’anno è prevista l’imposta agevolata del 10% sui premi di produttività, a patto che non si superi il limite dei 6mila euro lordi e che il dipendente non possieda un reddito superiore a 40mila euro.
Prorogata anche la detassazione del 55% prevista dal bonus energetico, le cui rateizzazione passa però ora a dieci periodi d’imposta invece che cinque.
Sugli interessi passivi per le Pmi strutturate in società di capitale esiste il vincolo del 30% sul margine operativo lordo, soglia oltre la quale non è consentita un’ulteriore deduzione. Mentre i bonus per le reti d’impresa sono in attesa di approvazione da parte della Commissione europea e quindi del provvedimento attuativo dell’amministrazione finanziaria.
Ancora validi infine i vantaggi fiscali per le spese effettuate dalle imprese per partecipare a fiere volte a promuovere i beni e i servizi realizzati.
Scaduto il 30 giugno 2010,, invece la Tremonti-ter sugli investimenti in beni strumentali: solo sulle spese effettuate entro tale data potranno contare sulla deduzione del 50% nella prossima dichiarazione dei redditi. Rimane inoltre aperta una porta per le imprese che non avevano potuto usufruire di questi sconti fiscali in attesa che gli organi competenti si pronunciassero positivamente sulla cumulabilità con altre agevolazioni.
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