Nelle scorse settimane, come ricorderete era esplosa la bufera di critiche sui contributi INPS e sul destino amaro delle pensioni dei lavoratori a progetto, a causa del suo disastrato stato patrimoniale che porterà i conti in rosso dal 2015.
La situazione non è cambiata secondo la verifica tecnico-attuariale voluta dal presidente INPS, Antonio Mastrapasqua, con le stime fino al 2037.
Le rivelazioni sono del Corriere della Sera. I lavoratori parasubordinati (leggi precari) percepiranno a quella data una pensione pari al 14% circa rispetto a quanto guadagnato, contro il 46% dei dipendenti (media tra pensioni di vecchiaia e anzianità, invalidità e reversibilità).
Dopo un iniziale picco positivo verso il 2017/2018 (per le più robuste retribuzioni di oggi) ci sarà una caduta libera delle pensioni fino al 2037: per gli artigiani si arriverà a circa il 43% dell’attuale retribuzione, per i commercianti al 46%.
Per conoscere il proprio “destino”, è disponibile presso il portale INPS il servizio online “fascicolo elettronico della posizione previdenziale“, l’estratto contributivo, il calcolo della pensione. Sapere in anticipo qual è la propria situazione contributiva può consentire ai lavoratori una scelta consapevole, ad esempio, verso soluzioni di previdenza complementare.
Lo sostiene il segretario Confederale della Cisl,
Maurizio Petriccioli che, rispondendo a una nota diffusa dall’INPS, evidenzia come la scarsa cultura previdenziale può
causare per i lavoratori italiani una serie di scelte approssimative e
di conseguenze negative «di cui le Istituzioni e gli enti
previdenziali devono farsi carico».