In arrivo una raffica di controlli e ispezioni INPS sui contributi versati da liberi professionisti (circa 120mila) e soci di società non iscritti alla gestione previdenziale dell’ente stesso (circa 450mila), attraverso la verifica incrociata con le informazioni della banca dati dell’Agenzia delle Entrate.
Lo stabilisce la circolare INPS n.23 del 16 febbraio, che spiega come le attività di accertamento e verifica amministrativa verranno realizzate attraverso l’analisi comparata delle dichiarazioni dei redditi.
Nel programma INPS trova posto anche un progetto di affiancamento delle imprese, per la serie “prevenire è meglio che curare”. Tutoraggi e controlli (circa 2.800 per il 2010) verteranno sui dati delle banche dati interne (agevolazioni, contratti dei dipendenti, contributi e indennità, ecc) e riguarderanno aziende con dichiarazioni di importi contributivi oltre i 300mila euro.
Tornando ai controlli, ricordiamo che si tratta del secondo capitolo per l’operazione Poseidone, intrapresa lo scorso anno. Nel 2010, probabilmente, con un focus particolare sulle partite IVA inadempienti per quanto riguarda i contributi da versare alle casse professionali di appartenenza.
In questa specifica accezione, tuttavia, il rischio è che si crei sovrapposizione di controlli tra INPS ed enti previdenziali privati (Adepp) per i professionisti iscritti ad albi come Enpam, Inarcassa, Cassa forense se avvocato, ecc. Per questo motivo è allo studio la definizione di un apposito tavolo tra responsabili INPS, casse private e Ministero del Lavoro.