Esultano Pmi e imprenditori dopo che la Corte di Cassazione ha decretato la “fine degli Studi di Settore“: dopo mille polemiche e correttivi, la sentenza n.26635/2009 li ha infatti dichiarati non più parametro certo per la definizione delle cartelle di accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Da anni spauracchio delle imprese, determinavano imposte sui redditi in base a stime ormai da tempo non più in linea con le effettive fatturazioni, a causa della crisi economica che ha stravolto il quadro economico.
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno stabilito che le famigerate tabelle degli Studi di Settore non possono fare testo ai fini fiscali, ma sono solo «una elaborazione statistica, il cui frutto è una ipotesi probabilistica che, per quanto seriamente approssimata, può solo costituire una presunzione semplice».
La sentenza rivoluziona dunque le cause con il Fisco: da ora in poi, infatti, sono nulli gli accertamenti fiscali basati solo sulla mera predeterminazione delle imposte calcolate sui parametri generici.
In pratica, si stabilisce caso per caso, prove alla mano e in sede di dibattimento, non più solo sulla carta.