Come viene calcolata la Tredicesima?
L’importo della tredicesima mensilità si accumula durante l’anno, maturando un dodicesimo per ogni mese di lavoro effettivamente lavorato (ovvero in cui si è lavorato almeno 15 giorni). Più o meno, quindi, corrisponde a una mensilità. Eventuali assenze retribuite, come malattia o maternità, contribuiscono alla sua maturazione.
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Il calcolo della Tredicesima prevede lo scomputo di contributi previdenziali e fiscali, detrazioni IRPEF per lavoro dipendente e carichi di famiglia, pertanto queste voci di salario non concorrono a formare l’importo finale della mensilità aggiuntiva (ecco perché di solito l’importo netto è leggermente più basso rispetto a quello degli altri mesi).
Nel calcolo rientrano invece eventuali voci di salario in busta paga come indennità di contingenza, scatti di anzianità, EDR, trattamento di vacanza, terzi elementi, indennità di mansione ecc. Vengono conteggiati anche i periodi coperti da contributi figurativi, come ferie, malattia, infortunio, maternità, riposi per allattamento, congedo matrimoniale e cassa integrazione (sono esclusi straordinari e ferie non godute).
La formula standard è:
retribuzione lorda mensile * numero di mesi lavorati / 12
A tale importo vanno poi sottratte le ritenute fiscali e previdenziali, così che si arriva ad un importo leggermente inferiore rispetto allo stipendio pieno anche di quei lavoratori che hanno lavorato dodici mesi su dodici nell’anno solare.