PUN e Psbil: cosa sono?
Prima di procedere al confronto delle tariffe luce e gas, chiariamo i parametri sui quali basare la valutazione. I più importanti indici di riferimento per i prezzi di luce e gas sono PUN, Psbil, PSV e TTF.
Il PUN (Prezzo Unico Nazionale) viene espresso in euro/MWh e indica il costo dell’approvvigionamento dell’energia elettrica in Italia. Si tratta dell’l’indice del prezzo all’ingrosso dell’energia che viene scambiata fra produttori e fornitori sul mercato nazionale della Borsa Elettrica Italiana, o IPEX (Italian Power Exchange), istituita nel 2007 con l’entrata in vigore della legge sulla liberalizzazione del mercato dell’energia. Il prezzo viene stabilito sulla base della quantità di energia prodotta nelle diverse zone d’Italia e dei prezzi locali.
Il Psbil viene espresso in euro/MWh ed è pari alla media aritmetica mensile dei prezzi giornalieri di sbilanciamento di acquisto del gas naturale nel mercato all’ingrosso, come definito ai sensi del Regolamento UE 312/2014 art 22, comma 2 lettera b. I dati sul Psbil vengono pubblicati quotidianamente dal Gestore dei Mercati Energetici sul proprio sito istituzionale.
Le offerte variabili a prezzo indicizzato spesso prendono come riferimento il prezzo del gas al PSV (Punto Virtuale di Scambio), il principale hub italiano dove viene definito il prezzo del gas all’ingrosso e avvengono gli scambi della borsa del gas, o al TTF (Title Transfer Facility), l’hub del mercato olandese. La tariffa del gas relativa al mercato tutelato, stabilita da ARERA, è indicizzata al TTF.
Il PUN ha iniziato a scendere a gennaio 2023 e dovrebbe proseguire questo trend anche a febbraio e anche il prezzo del gas all’ingrosso è in discesa in questo periodo.