Phishing
Con il termine phishing si intende una tattica subdola che coinvolge l’invio di e-mail apparentemente legittime a vittime scelte, con lo scopo di indurle a rivelare informazioni personali, cliccare su link dannosi o scaricare allegati infetti.
Il phishing rappresenta una delle minacce informatiche più insidiose che le aziende devono affrontare oggi, poiché gli attaccanti si fanno passare per entità fidate per indurre le persone a rivelare informazioni sensibili o a compiere azioni dannose.
Esempi di phishing
Alcuni esempi comuni di attacchi di phishing aziendale:
- E-mail di Phishing dell’amministratore di sistema: un dipendente riceve un’e-mail apparentemente da un amministratore di sistema aziendale. L’e-mail afferma che è necessario fornire le credenziali dell’account per problemi tecnici. In realtà, l’attaccante sta cercando di rubare le credenziali d’accesso.
- Phishing delle credenziali bancarie: un dipendente riceve un messaggio che sembra provenire dalla propria banca. L’e-mail richiede di confermare le informazioni bancarie o fare clic su un link per risolvere un problema urgente. L’obiettivo è rubare i dati bancari del dipendente.
- Phishing delle credenziali di accesso all’account aziendale: un dipendente riceve un’e-mail che sembra provenire dal dipartimento delle risorse umane dell’azienda. L’e-mail chiede di confermare le proprie credenziali aziendali per aggiornare i dati personali. Questo è un tentativo di ottenere l’accesso alle informazioni aziendali.
- E-mail di phishing del CEO: un dipendente riceve un’e-mail da un indirizzo che sembra appartenere al CEO dell’azienda. L’e-mail richiede un trasferimento urgente di denaro o la condivisione di informazioni finanziarie riservate. In realtà, l’e-mail è falsa e mira a truffare l’azienda.
- Phishing dei dati fiscali: gli attaccanti possono inviare e-mail o messaggi che sembrano provenire da agenzie fiscali o contabili, chiedendo informazioni fiscali aziendali. Questo tipo di phishing può portare a problemi finanziari e legali.
- Phishing dell’e-mail di Office 365: gli hacker possono mirare agli utenti di Office 365 inviando e-mail di phishing che richiedono il reset della password o altre azioni che portano all’accesso non autorizzato all’account aziendale.
- Phishing dei servizi cloud: i truffatori possono inviare e-mail che sembrano provenire da servizi cloud noti come Dropbox o Google Drive. Chiedono di fare clic su link per accedere a documenti importanti, ma in realtà, conducono a siti di phishing.
- Phishing dei fornitori: gli attaccanti possono fingere di essere fornitori o partner commerciali dell’azienda e richiedere pagamenti o informazioni finanziarie. Questi tentativi possono causare perdite finanziarie.
Come proteggere l’azienda dal phishing
Proteggere la propria azienda da queste minacce è di fondamentale importanza. Ecco alcune strategie efficaci per farlo:
- Formazione dei dipendenti. I dipendenti devono essere informati sulle tattiche comuni utilizzate dagli attaccanti e su come riconoscerle. I dipendenti devono essere istruiti a non condividere mai informazioni sensibili, come password o dati bancari, via e-mail o telefonate inaspettate. Bisogna insegnare loro a verificare l’autenticità di chi richiede queste informazioni prima di rispondere. Il consiglio è di organizzare sessioni di formazione regolari e offrire esempi concreti di e-mail di phishing e siti web falsi.
- Filtri Antiphishing. I filtri antiphishing sono strumenti tecnologici che aiutano a identificare e bloccare e-mail e siti web di phishing. Questi filtri utilizzano firme digitali, analisi comportamentali e algoritmi per rilevare messaggi sospetti. Assicurarsi di configurare correttamente questi filtri per filtrare le e-mail sospette prima che raggiungano le caselle di posta dei tuoi dipendenti.
- Verifica a due fattori. Per garantire una maggiore sicurezza, implementare la verifica a due fattori per l’accesso alle caselle di posta elettronica aziendali. Questo significa che anche se un hacker riesce a ottenere le credenziali di accesso, non riuscirà a entrare senza il secondo fattore di autenticazione. Questo può salvare l’azienda da molti attacchi di phishing.
- Software di sicurezza endpoint. I dispositivi dei dipendenti sono spesso il punto di ingresso per gli attacchi di phishing. Bisogna assicurarsi di utilizzare software di sicurezza endpoint che proteggano i dispositivi da malware e attacchi basati su browser. Importante includere strumenti per la rilevazione e la risposta alle minacce per bloccare eventuali attacchi in corso.
- Mantenere aggiornati i sistemi. Gli hacker spesso sfruttano vulnerabilità software notoriamente note per condurre attacchi di phishing. Assicurarsi sempre di mantenere costantemente aggiornati i sistemi operativi e il software aziendale. Questi aggiornamenti spesso contengono correzioni di sicurezza che possono chiudere le porte agli attaccanti.
- Monitoraggio e risposta rapida a segni di attacchi. È importante avere un piano di risposta agli incidenti di sicurezza ben definito e aggiornato. Questo piano dovrebbe includere un monitoraggio costante delle attività di rete e un protocollo di risposta rapida in caso di sospette violazioni. La velocità nella risposta può fare la differenza tra un attacco riuscito e un fallimento.
- Analisi post-attacco: dopo un attacco di phishing, è essenziale condurre un’analisi approfondita per comprendere come è avvenuto e come evitarlo in futuro.