Costi di disdetta
Cambiare operatore spesso consente di risparmiare parecchio e anche di migliorare la qualità della connessione, usufruendo delle promozioni attive per i nuovi clienti (escludendo il più delle volte i vecchi clienti). Ma quali sono le penali da pagare? A quanto ammontano, in media, i costi di disdetta?
Sono numerosi gli operatori che si avvalgono della facoltà offerta dalla normativa vigente di addebitare un contributo di disattivazione al cliente che interrompe l’abbonamento per passare, o meno, a un altro operatore. Per legge questo contributo non può superare l’importo del canone mensile standard dell’abbonamento.
In media si registra un costo di disdetta dell’abbonamento:
- di 20,28 euro per migrazione ad altro operatore;
- di 26,80 euro in caso di cessazione della linea.
In media gli operatori vincolano gli abbonati a mantenere il contratto per 24 mesi, a chi disdice prima di questo termine, solitamente, viene chiesto di pagare una penale, che si aggiunge al contributo di disattivazione.
Oltre al costo di disattivazione, i provider a volte addebitano altri costi extra come le rate residue di costi rateizzati, come il contributo di attivazione o del modem o dell’assistenza fornita dall’operatore. Se il modem viene dato in comodato d’uso gratuito bisogna restituirlo con le modalità e i tempi stabiliti dal provider, pena l’addebito di altri costi extra.