Smart working: costi e risparmi
Lo smart working ha avuto una spinta decisiva con il dilagare della pandemia da Coronavirus e, a un anno e mezzo circa dal primo lockdown italiani, professionisti e aziende tirare un po’ le somme sugli effetti del lavoro agile su abitudini, equilibrio psico fisico, costi e risparmi.
Analizzando le tendenze dei lavoratori di questo ultimo anno e mezzo, Tiendeo.it – compagnia specializzata nei servizi drive-to-store per il settore retail e cataloghi digitali – ha stilato un vademecum utile per sfruttare al massimo le potenzialità dello smart working in termini di ottimizzazione dei costi e gestione del tempo.
Se infatti da una parte lo smart working offre ai lavoratori indubbie occasioni di risparmio e può contribuire a migliorare la qualità della vita, conciliando meglio i tempi di lavoro e famiglia, dall’altra bisogna fare attenzione ad alcune voci di spesa che lavorando in ufficio erano a carico del datore di lavoro e lavorando da remoto sono a carico del dipendente stesso, a meno che l’azienda non abbia preso l’iniziativa di integrare lo stipendio con una quota extra volta a coprire i costi del lavoro agile.