Offerte gas a prezzo variabile: pro e contro
Le tariffe gas che consentono di ridurre al minimo la spesa per le bollette nel breve periodo sono in teoria quelle a prezzo variabile, consentendo risparmi sia rispetto al regime di Maggior Tutela sia rispetto alle offerte a prezzo fisso sul mercato libero.
Nel lungo periodo, però, la convenienza dipende dalla stabilità del mercato e dalla volatilità delle quotazioni. Per non subire rincari improvvisi con queste tariffe bisogna un po’ essere equilibristi e confrontare ogni mese quotazioni e altre offerte, unico modo per evitare aumenti in bolletta, legittimi con queste tariffe.
Ci sono dunque importanti contro legati alla scelta di soluzioni a prezzo variabile: queste tariffe, spesso accompagnate da promozioni e offerte del mese, presentano continue oscillazioni di prezzo, che viene aggiornato in base all’indice di riferimento, TTF (mercato all’ingrosso di Amsterdam) o PSV (mercato all’ingrosso italiano).
Questo comporta che, in caso di improvvisi aumenti del prezzo del gas all’ingrosso, l’importo finale delle bollette possa schizzare improvvisamente alle stelle. Al momento, il Governo ha imposto un divieto di aumento fino a giugno 2023, ma molto dipende dalle clausole contrattuali, che potrebbero “far passare” determinati aumenti in base a voci diverse rispetto a quella per la componente primaria.