Vuoti contributivi
Nel decreto Pensioni, in parallelo alla quota 100, dovrebbe essere introdotta anche un’agevolazione volta a consentire a tutti i lavoratori di colmare fino a 5 anni di vuoti nel percorso contributivo, risultanti dal 1° gennaio 1996, rateizzando fino ad un massimo di 60 versamenti mensili di importo non inferiore ai 30 euro, senza interessi né sanzioni. L’onere del riscatto di questi cinque anni non coperti da contribuzione dà diritto ad una detrazione fiscale al 50%, ripartita in cinque quote annuali di pari importo, e può essere sostenuto dal datore di lavoro usando i premi di produzione, permettendogli di fruire della deducibilità dal reddito d’impresa delle somme utilizzate per tale scopo.