Figli a carico e Assegno Unico
In caso di figli portatori di handicap, alla persona che li ha fiscalmente a carico non spettano più – come avveniva in passato – delle detrazioni IRPEF bensì l’Assegno unico universale, che dal 2023 vede diventare strutturali le maggiorazioni per figli disabili a carico ed equiparate quelle per figli maggiorenni e minorenni.
Nella generalità dei casi, l’Assegno unico spetta per i figli fino a 21 anni, dopo di che si torna alle detrazioni IRPEF. In caso di figli a carico (con redditi inferiori ai 4.000 euro prima dei 24 anni e 2.840,51 euro successivamente) portatori di handicap, tuttavia, non ci sono limiti di età per l’Assegno unico.
L’importo dell’assegno varia in funzione del reddito ISEE del nucleo familiare e di altri fattori come la situazione lavorativa dei genitori e la presenza di più figli.
L’Assegno unico prevede tuttavia nuove maggiorazioni (erogate da febbraio 2023) per i figli disabili, con una rivalutazione all’inflazione attesa da marzo 2023. In caso di figli con handicap, l’importo dell’Assegno unico varia a seconda del grado di disabilità, in base alla quale vengono stabilite le maggiorazioni mensili.
Il riconoscimento dell’Assegno unico – per la prima volta – non è automatico, ma deve essere richiesto all’INPS. Per chi invece già è percettore attivo per la mensilità di febbraio 2023, avrà in rinnovo d’ufficio.