Quali sono le agevolazioni per le pensioni dei lavoratori precoci?
La Legge di Bilancio 2017 (articolo 1, comma 199 e seguenti) ha introdotto delle particolari agevolazioni per i lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni, facilitando l’accesso alla pensione anticipata.
Si tratta dei lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 19 anni, ai quali viene concesso accedere alla pensione anticipata con un requisito contributivo ridotto (articolo 24, comma 10, legge 22 dicembre 2011, n. 214) pari a 41 anni, indipendentemente dall’età anagrafica.
Come funziona Quota 41?
La pensione con Quota 41 è accessibile ai lavoratori precoci che rientrano nelle categorie di soggetti ammessi all’APe Sociale. Tra queste troviamo disoccupati, caregiver, invalidi, lavoratori gravosi e usuranti. Devono aver versato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni per rientrare in questa categoria.
Attualmente, i lavoratori precoci hanno diritto ad un assegno di pensione calcolato con il sistema misto. Tuttavia, questi lavoratori godono del blocco degli scatti legati all’aspettativa di vita fino al 2026.
Quali contributi valgono per Quota 41?
Il requisito della Quota 41 anni può essere raggiunto con il cumulo dei contributi (legge 24 dicembre 2012, n. 228), ma con differenze in termini di decorrenza del trattamento:
- i lavoratori che perfezionano i requisiti dal 1° gennaio conseguono il diritto alla decorrenza della pensione decorsi tre mesi dalla maturazione;
- i lavoratori che maturano i requisiti dal 1° gennaio cumulando i periodi assicurativi, conseguono il diritto alla decorrenza della pensione dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra.