Come funziona la pensione anticipata INPS?
La pensione anticipata è anch’essa prestazione economica erogata, a domanda, ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), che comprende il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) e le gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e iscritti alla Gestione Separata in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi prescritti dalla legge e periodicamente aggiornati.
Attualmente il requisito contributivo per la pensione anticipata è di 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Per la pensione anticipata non è previsto alcun limite di età ma solo il conseguimento degli anni di contributi visti sopra.
Quando aumenteranno i requisiti per la pensione anticipata?
I requisiti sopra descritti sono stati congelati fino al 31 dicembre 2026. Tuttavia, a partire dal 2027, i requisiti per la pensione anticipata potrebbero aumentare a causa degli adeguamenti alla speranza di vita.
A causa dell’effetto Covid, i futuri adeguamenti alla speranza di vita per la pensione anticipata potrebbero essere più alti di quelli precedentemente previsti. Secondo le stime INPS su dati ISTAT, al 2035 il requisito per la pensione anticipata sarà di quattro mesi più alto rispetto a quello previsto nello scenario pre-Covid e ci vorranno 44 anni di contributi.
Quali penalizzazioni si applicano alle pensioni anticipate?
Fino a qualche anno fa erano previste penalizzazioni dell’1 o del 2% sull’assegno per chi accedeva alla pensione anticipata con un’età inferiore ai 60 anni. Tuttavia, tali penalizzazioni sono state definitivamente abolite dalla Legge di Bilancio del 2017 e pertanto, ad oggi, nessun taglio o decurtazione interessa l’assegno liquidato con la pensione anticipata ordinaria.