di Anna Fabi
La Quota A dell’ENPAM è il contributo minimo obbligatorio dovuto da tutti i medici e gli odontoiatri che poi verrà dato loro indietro sottoforma di pensione. L’ente previdenziale dei professionisti del settore sanitrario ci tiene a precisare che, a parità di contributi versati, la pensione di medici e odontoiatri erogata dall’ENPAM è uguale o superiore a quella che arriverebbe da INPS e, in aggiunta, dà diritto a tutta una serie di prestazioni assistenziali.
Recentemente, i Ministeri vigilanti hanno dato il via libera al ricalcolo e all’adeguamento della Quota A. Il nuovo regime prevede una rivalutazione annua del contributo da versare, che passerà dall’1,5 al 3% e sarà sommata al 100% del tasso d’inflazione invece che al 75%.
Questa riforma è stata votata dall’assemblea nazionale il 29 aprile a causa del pensionamento progressivo di un’intera coorte di medici. Nel corso dell’ultimo anno, più di 10.000 medici sono diventati pensionati di Quota A, mentre il numero totale di contribuenti attivi è diminuito di oltre 3.000.
La distribuzione delle età dei contribuenti è un altro fattore che incide sulla situazione, poiché il numero di coloro che versano la Quota A è aumentato del 3% rispetto a 10 anni fa, ma i professionisti con più di 40 anni, quelli che versano il contributo maggiore, sono diminuiti del 6%.
Poiché la Quota A funziona con il metodo contributivo, l’aumento del versamento comporterà un aumento del risparmio accantonato nel proprio salvadanaio previdenziale. Inoltre, il pagamento del contributo minimo garantisce una serie di prestazioni di welfare a tutti gli iscritti senza costi aggiuntivi.
Vediamo, con l’aiuto dell’infografica realizzata dall’ENPAM cosa offre la Quota A e quali sono nel concreto i vantaggi che il contributo previdenziale porta con sé.