Pensioni anticipate: conferme e aggiornamenti
Le principali opzioni di pensionamento anticipato restano confermate anche per il 2025, con alcuni aggiustamenti ai requisiti e agli importi. Ecco una panoramica:
- Quota 103: consente l’uscita dal lavoro con 62 anni di età e 41 anni di contributi. Per i dipendenti privati si applica una finestra di 7 mesi, mentre per quelli pubblici è di 9 mesi. Resta il tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno.
- Ape Sociale: accessibile dai 63 anni e mezzo con 30, 32 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria. Le madri beneficiano di una riduzione di un anno per figlio, fino a un massimo di due anni. È cumulabile solo con redditi da lavoro autonomo occasionale entro 5.000 euro annui.
- Opzione Donna: permette il pensionamento a 61 anni di età e 35 di contributi. È ridotta a 60 anni per le donne con un figlio e a 59 anni per chi ha due o più figli, oppure per le lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi.
- Pensione anticipata contributiva: richiede 64 anni di età e 20 di contributi, con un assegno pari almeno a tre volte l’assegno sociale (2,8 volte per le donne con un figlio, 2,6 volte per chi ha due o più figli).